Politica

Province abolite, lunedì decide il Senato

BRINDISI – Abolizione delle Province e tagli,  il decreto sarà discusso lunedì al Senato. Occhi del territorio brindisino puntati sulla seduta di lunedì, se il provvedimento dovesse passare in questa ala del Parlamento, la fine della Provincia di Brindisi sarebbe ormai cosa fatta. Si prevedono tagli alle Province, per i prossimi 4 mesi, di 500 milioni di euro. Per Brindisi significa la chiusura immediata dell’Università, eliminazione del trasporto pubblico, tagli del 20% alla ‘Santa Teresa’ e aumento della Rc auto. Nel decreto in discussione è stata apportata però una modifica: ciascun Comune potrà scegliere con quale Provincia confinante vuole andare.

Si pensa così al futuro, l’ipotesi che prende sempre più piede è quella di una nuova Regione, più piccola, più forte e più rappresentativa. Il progetto proposto da due anni dal Movimento Regione Salento: la Regione Salento. Proposta avvallata dal Presidente della Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese, che qualche giorno fa all’Upi ha parlato della necessità di due Regioni in Puglia per garantire i Comuni del sud e del nord.

Intanto, ci si interroga anche come affrontare la fase prescioglimento, il Consiglio provinciale all’unanimità ha approvato un documento con il quale si chiede a Ferrarese di restare sino all’ultimo giorno, anche di assumere la funzione di Commissario,  ma attenzione, nello stesso documento è stata anche inserita la frase: “Di restare a condizioni che non si aumentino le tasse e che non ci siano servizi da togliere”.

Ma il decreto parla chiaro, tagli per una manovra che costerà alla Provincia 10 milioni di euro, allora è facile giungere a conclusioni. A settembre, il Consiglio dovrà approvare gli equilibri di Bilancio, facendo i conti con i mancati trasferimenti ed allora la fine della storia sembra ormai segnata. Ferrarese dovrà così pensare al suo futuro politico, a parte le dimissioni anticipate per rispettare i tempi per una nuova candidatura al Parlamento, potrebbe arrivare la nuova legge elettorale con la elezione diretta dei Parlamentari e quindi dovrà partire una nuova campagna elettorale e il posto di Commissario della Provincia all’ex Presidente degli industriali potrebbe star stretto.

di Lucia Portolano

 

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