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Zanchetta: “Il Lecce del 2007, uno squadrone che rischiò di non farcela”

LECCE – (Tonio De Giorgi) Nei giorni scorsi è tornato a Lecce Andrea Zanchetta nelle vesti di alleanatore della squadra Under 18 dell’Inter che ha sfidato il Lecce di Simone Schipa. L’ex capitano giallorosso vinse il campionato di Serie B nella stagione 2007-2008 dopo i play off e riportò il club del compianto patron Giovanni Semeraro in Serie A. La squadra leccese era allenata da Giuseppe Papadopulo.

 “Un ritorno sempre gradito a Lecce, oggi ci vengo nelle vesti di allenatore”.

Nella sua squadra gioca suo figlio, capitano della squadra nerazzurra. Come cresce?

“Cresce bene, con un papà che gli rompe le scatole. Sta facendo delle buone cose, come tutti. Deve crescere tanto, vedremo il futuro cosa gli riserverà. Penso che sia un percorso meraviglioso, di cui deve far parte gente appassionata perché a questi ragazzi bisogna trasmettere quella passione che non hanno più”.

Veniamo al Lecce: i riscordi della sua esperienza in maglia giallorossa.

“Ricordi indelebili, belli, soprattutto belli. anche se ho vissuto anche qualche momento negativo sportivamente parlando, ma fu un rapporto meraviglioso con tutti”.

Fu lotta fino alla fine con Bologna e Chievo Verona, ma il Lecce fu condannato ai play off.

“Adesso possiamo dire che fu ancora più bello, ma in quei momenti fu dura. Se ripenso che stavamo rischiando di non essere promossi mi vengono i brividi ancora adesso, poi per fortuna è andata bene. C’era una tensione incredibile, sapevamo che dovevamo vincere, le pressioni erano tante sia dall’ambiente giustamente, ma più da noi stessi perché avevamo quella consapevolezza e quella responsabilità di riportare il Lecce in Serie A. Non è stato facile, però avevamo creato un bel gruppo, con un allenatore bravo a fare gruppo. Alla fine tutto è tornato utile”.

Le faccio alcuni nomi: Tiribocchi, Abbruscato, Ariatti, Valdes: uno squadrone!

“Ma anche Munari, Cottafava, Diamoutene, li potrei nominare tutti. Ogni tanto ne aprlo ai miei ragazzi, ma loro non sanno neanche chi siamo e chi sono, ma basterebbe andare a vedere qualche filmato per vedere quanta qualità c’era in quella squadra”.

Un pensiero sul Lecce di D’Aversa.

“Una squadra bella, pimpante, frizzante, una squadra che secondo diverte, i tifosi penso siano contenti. In Serie A la principale difficoltà è la qualità perché poi capitano dei filotti di partite difficili dove non basta la spensieratezza e l’essere frizzanti, ma ci vorrà della qualità, determinazione per portare a casa un risultato che sembra così scontato, ma che non lo è assolutamente”.

Ai tifosi del Lecce cosa vuole dire?

“Mando loro un abbraccio, sono sempre legato a questa terra e a questi colori, seguo sempre il Lecce con grande ammirazione ed è uno dei primi risultati che chiedo. Un abbraccio a tutti e speriamo di rivederci presto”.

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