LECCE – Lecce primo fino in fondo. È questa la condizione per staccare il biglietto per la Serie A. Anche il secondo posto garantirebbe la promozione, ma meglio evitare compagnie indesiderate. Intanto il Lecce deve superare l’ostacolo Reggina, una squadra che al campionato non ha più nulla da chiedere se non la migliore posizione possibile. Pertanto bisognerà fare i conti con lo spirito e l’orgoglio della squadra amaranto che di fronte alla capolista non vorrà fare brutte figure davanti al proprio pubblico. “Mi aspetto un avversario che darà il cento per cento, è giusto così – afferma il tecnico del Lecce Baroini -, chi si aspetta regali dagli altri sbaglia e io farei un errrore a trasmettere questo tipo di messaggio”.
A Reggio Calabria l’allenatore non si aspetta un clima ostile nei suoi confronti. “Questa cosa è stata un po’ caricata – spiega -, con il presidente Gallo sono rimmasto in buoni rapporti, a Natale l’ho chiamato per gli auguri. Ho ottimi ricordi della passata stagione, tutti insieme abbiamo fatto un campionato importante arrivando a ridosso dei play off: il merito è stato di tutto l’ambiente”.
Sulla panchina dei calabresi c’è Stellone che spesso si è messo di traverso sulla strada promozione del Lecce. Sulla panchina della formazione giallorossa c’è Baroni, un anno fa in corsa per i play off proprio qui, alla guida della Reggina.
L’allenatore giallorosso non ha ancora sciolto alcuni dubbi pre partita, ma è sicuro di come la propria squadra interpreterà questa sfida, cruciale, per rendere meno difficoltoso l’arrivo sotto il traguardo.
Tra i giallorossi non ci sarà Blin, squalificato. Al suo posto ballottaggio Helgason-Major, ma attenzione ad altre possibili soluzioni. “Blin è un giocatore che si è prestato al ruolo di interno – spiega -, ha fatto molto bene, ma la sua sostituzione non rappresenta un problema”.
In difesa Tuia e Dermaku si contendono un posto così come a sinistra Gallo e Barreca. “Ho ancora nqualche dubbio – continua -. In difesa non ho deciso chi farò giocare frea Tuia e Dermaku, ma chiunque giochi so che non sbaglierò”.
In attacco, invece, l’allenatore giallorosso dovrebbe schierare il classico tridente formato da Strefezza, Coda e Di Mariano, con quest’ultimo pedina preziosa per l’economia di gioco del Lecce. “Ci è mancato – ammette -, sapete quanto siano importanti le corsie esterne. Per caratteristiche è unico, ma adesso è rientrato.