LECCE – Questa volta ha fatto centro, Thórir Jóhann Helgason. Ha rimandato di qualche giorno la sua prima rete giallorossa. Ci era andato vicino sul campo della Ternana, ma il primo sigillo con la maglia del Lecce è arrivato al Via del Mare davanti a quasi 12 mila spettatori che hanno urlato il suo nome. Un effetto piacevolissimo per il 21enne centrocampista islandese.
Che Baroni non aveva scelto nell’undici iniziale. Lo ha mandato in campo nel secondo tempo al posto di Blin. E lui ci ha messo appena quattro minuti per sbloccare una partita bloccata sul pari. E la situazione era sempre più preoccupante. Il calciatore arrivato l’estate scorsa ha finora collezionato 22 presenze, di cui otto dal primo minuto.
Ormai sono tutti concentrati sull’obbiettivo finale, sempre più vicino. Non ci sono né titolari, né riserve. Anzi, non ci sono mai stati anche se le scelte di Baroni sul lungo periodo e le presenze di ogni singolo calciatore avevano tracciato una linea più marcata fra gli uni e gli altri.
Il successo contro la Spal e la contemporanea sconfitta della Cremonese a Frosinone permettono alla formazione leccese di tornare al comando del torneo cadetto in solitaria: non accadeva dal 2 marzo scorso dopo la vittoria contro l’Ascoli per 3-1. I giallorossi, allora, erano primi con un punto di vantaggio sul Brescia
BLIN SQUALIFICATO – Lunedì 18 aprile il Lecce sarà impegnato sul campo della Reggina. Il tecnico Baroni dovrà rinunciare a Blin. Il centrocampista francese era diffidato e adesso salterà la trasferta sullo Stretto. Potrebbe essere l’occasione per ripresentare dal primo minuto proprio l’islandese Helgason. Ma ci sarà tempo per fare le scelte giuste e funzionali anche al prossimo avversario.
Intanto i giocatori impegnati sabato contro la Spal hanno effettuato un lavoro di scarico mentre gli altri si sono allenati regolarmente. Dopo la seduta svolta in mattinata all’Acaya Baroni ha concesso due giorni di riposo fissando la ripresa della preparazione per mercoledì pomeriggio, sempre all’Acaya Resort
