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È una folle serie B e Baroni pensa al Benevento

LECCE (di Carmen Tommasi) – È un campionato cadetto sempre più folle, matto, equilibrato e senza regole: è la serie B bellezza, 2021-22. Il campionato degli italiani, sempre più vietato ai deboli di cuore, soprattutto nelle zone alte della classifica. Lo scorso è stato un weekend con le tre prime della classe impegnate in delicate trasferte: il Lecce a Como, il Pisa ad Alessandria, il Brescia a Cosenza. Ma, nessuna di queste tre, ha vinto e, dal basso, arriva una spinta che accende ancora di più la corsa alla serie A diretta e prepara il terreno ad un finale di stagione incandescente come mai era capitato negli ultimi anni. Mucchio vasto e selvaggio, quindi, in testa alla classifica con il Lecce a 41, il Pisa a 40 e il Brescia a 39. La Cremonese, poi, ha fatto un bel balzo al 4° posto grazie al successo nella sfida lombarda d’alta classifica col Monza. Il gruppone di testa accoglie anche un Frosinone meraviglioso, reduce da quattro vittorie di fila. L’ultima sul Vicenza, tornato all’ultimo posto solitario.

LA PROSSIMA – Adesso, per la terza giornata di ritorno, domenica alle ore 15:30 al “Via del Mare”, la squadra di Marco Baroni ospiterà il Benevento dell’ex Fabio Caserta, altro scontro diretto per un posto in paradiso, tra due squadre che fanno del 4-3-3 il loro credo tattico. Giallorossi campani che vengono dallo 0-0 in casa contro il Parma e che non voglio perdere terreno con le zone alte della graduatoria.

LE ASSENZE – Padroni di casa che sono, però, in emergenza dietro: il mister toscano deve fare a meno degli infortunati Dermaku e Gendrey, con Tuia e Simic che non sono ancora nella condizione migliore, ma che verranno comunque convocati per la partita con i campani. Barreca, invece, è ritornato a lavorare con il resto del gruppo. In forse, in avanti, anche l’esterno d’attacco Di Mariano e lo spagnolo Rodriguez. In cabina di regia assente per squalifica Hjulmand. Ma si, sa, il Lecce è una squadra ben costruita e tutti devono considerarsi titolari e Baroni ha la possibilità di scegliere chi far scendere in campo, tra le seconde linee, e avere comunque importanti certezze.

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