PORTO CESAREO – Ombrelloni selvaggi piantati ovunque, segnaletica divelta, staccionata distrutta: l’assalto alle dune di Porto Cesareo non conosce tregua. Nella baia di Lido degli Angeli a Punta Prosciutto il turismo selvaggio rischia di fare molti danni. Si è in piena Riserva Naturale Regionale Palude del Conte e Duna costiera, davanti all’area marina protetta, ma non basta. A denunciare la situazione, con tanto di foto, è l’associazione Lido degli Angeli, che chiede un piano di tutela urgente. Anche perché la sua opera di sensibilizzazione è fatta con armi spuntate a fronte di assenza pressoché totale di cartellonistica informativa, cordone dunale e retrodunale completamente accessibile ai bagnanti, assenza di vigilanza.
“Lo spettacolo – dicono i volontari – è desolante: dune violate ogni giorno, utilizzate come una naturale estensione della spiaggia per piazzare il proprio ombrellone il più in alto possibile, cespugli di centenari Ginepri utilizzati per assicurare tende da sole, dune utilizzate come servizi igienici a cielo aperto, zone di preziosa macchia mediterranea adibita al parcheggio selvaggio di automezzi, abbandono di rifiuti, centinaia di metri quadrati occupati da venditori ambulanti, campeggio notturno.La via della sensibilizzazione e della civica vigilanza, che pure cittadini e associazioni tentano di praticare non basta, perché, per qualche “strano” motivo, ogni qual volta si cerchi di sensibilizzare il turista, sugli atteggiamenti più consoni da avere in una zona così delicata, le risposte sono sempre le stesse: “Dove è scritto? Chi lo dice? Non ci sono recinzioni? Lei è un poliziotto?””.
Si chiede, dunque, nella Riserva Naturale, di avviare un controllo sulla qualità e quantità degli accessi e di istituire parcheggi attrezzati a ridosso della SP340 consentendo l’accesso al mare solo tramite percorsi pedonali o bus elettrici. Poi la questione madre: non di rado le dune hanno proprietari privati a causa del piano di lottizzazione e andrebbero riportate al demanio.
