Una vasta operazione della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Lecce ha smantellato un sistema illegale di diffusione in tutta Italia di contenuti audiovisivi protetti, noto come “pezzotto”. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Lecce e condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria con il supporto dei finanzieri specializzati in “Computer Forensics Data Analysis”, ha portato alla denuncia di quattro persone residenti nel Salento, accusate di violazione della normativa sul diritto d’autore e autoriciclaggio.
Nel mirino una rete che offriva, a prezzi stracciati (circa 10 euro al mese), l’accesso illecito a piattaforme come Sky, Netflix, DAZN e altre piattaforme pay per view. Al centro dell’organizzazione, una “centrale” situata nel capoluogo salentino da cui veniva smistato il segnale IPTV verso oltre 2.300 utenti in 81 province italiane. Il giro d’affari illecito superava i 500mila euro, denaro in parte reinvestito in beni mobili e immobili per occultarne la provenienza.
Sequestrati 5 immobili, 2 auto (una d’epoca) e circa 60mila euro in contanti, tutti riconducibili al principale indagato. Le indagini hanno inoltre permesso l’individuazione e la verbalizzazione degli oltre 2.300 fruitori finali, grazie al tracciamento di pagamenti effettuati tramite postepay, PayPal, Revolut e altri strumenti.
L’operazione, condotta in sinergia con il Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza di Roma, ha avuto risonanza nazionale.
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