È stato ucciso a Tripoli Abdel Ghani Al Kikli, noto come Gheniwa, leader di una delle più potenti milizie dell’ovest libico. L’agguato è avvenuto nella zona sud della capitale. Subito dopo l’uccisione si sono uditi colpi d’arma da fuoco nel quartiere di Ain Zara, segnale di un clima di crescente tensione. Il Ministero dell’Interno libico ha invitato i cittadini delle aree occidentali di Tripoli a restare nelle proprie abitazioni per motivi di sicurezza.
Ce lo racconta Gaetano Carluccio, imprenditore di Taviano che in questi giorni è a Tripoli per partecipare con la sua azienda da una fiera.
“Dopo una intera giornata in fiera eravamo ospiti di alcuni ipotetici clienti. Ci hanno fatto alzare d’urgenza perché c’erano dei movimenti un po’ strani. Nel giro di di poco tempo la zona si era militarizzata”.
“Abbiamo visto proprio Tripoli trasformarsi, militarizzarsi in pochissimo tempo, con camionette con i mitra, persone che correvano a destra e a sinistra e abbiamo visto qualche foto tragica e non commentabile”.
Intanto a poche ore dall’agguato la missione ONU in Libia ha lanciato un appello urgente a tutte le parti coinvolte chiedendo di evitare provocazioni e di risolvere i conflitti attraverso il dialogo. Per motivi di sicurezza tutti i voli da e per l’aeroporto di Mitiga di Tripoli sono stati spostati su Misurata.
“Abbiamo saputo che i voli sono stati tutti dirottati sull’aeroporto di Misurata, ma comunque al momento per noi è impossibile muoverci perché siamo chiusi in albergo andare a Misurata sono 600 km, ma principalmente non è la strada, ma la pericolosità che c’è a uscire fuori da Tripoli stesso, quindi al momento siamo in attesa”.