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Morìa di pesci nei canali, a Frigole scatta l’allarme

FRIGOLE – Uno scenario desolante e, per certi versi, inquietante. La morìa di pesci che si registra nei canali che cingono la marina di Frigole è sotto gli occhi di tutti. E non lascia certo presagire nulla di buono.  Guardate queste immagini. I pesci sono li da almeno una decina di giorni – così come ci ha segnalato una telespettatrice – ricoperti dalla densa melma che si addensa ai lati del canale. Perché abbiano fatto questa brutta fine non è dato sapere. 

L’unica cosa certa è che l’acqua è stagnante, cheta e putrida, meta privilegiata di zanzare e insetti che di questi tempi – con la Dengue in agguato, ne sanno qualcosa nella vicina Spiaggiabella – iniziano a destare un po’ di preoccupazione.

Basta fare un giro nei canali per assistere ad uno spettacolo poco edificante: rifiuti di ogni genere in acqua, ma non solo, anche tra i rovi e le sterpaglie che in alcuni punti crescono rigogliosi. La mancanza di piogge consistenti e continue  ha fatto il resto lasciando dietro di sé lingue di terra arse dal sole.

Per evitare questa situazione sarebbe bastato aprire la foce ripulendola da detriti, sabbia e altri impedimenti e bonificare i canali per fare defluire le acque. Compiti che spettano al Consorzio di bonifica. Nulla di tutto questo è stato fatto negli ultimi anni. L’unica attività – ammesso che si voglia definirla tale – che sembra risvegliare il torpore dei vertici dell’Ente, è l’emissione delle cartelle esattoriali. Si continua a chiedere danari ai proprietari terreni, ma non solo, anche a chi possiede un’abitazione nella vicinanze, senza offrire alcun tipo di servizio. Fino a quando saremo costretti ad assistere a questa ingiustizia?

 

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