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Ospedale Scorrano, in Regione il punto su carenze e interventi in corso

 

Dopo un anno dalla visita ispettiva del consigliere regionale Paolo Pagliaro all’ospedale di Scorrano, sono ancora tante le carenze da colmare. L’hanno confermato in audizione, in Commissione Sanità del Consiglio regionale, il direttore medico del presidio, Osvaldo Maiorano, e il primario di Gastroenterologia, Aldo Paiano. Carenze che compromettono la qualità dei servizi sanitari erogati dall’unico ospedale pubblico del sud Salento, che deve far fronte al bisogno di salute di circa 300mila utenti con un “esercito” sotto organico.
Mancano i tecnici nel Laboratorio Analisi, in pronto soccorso ci sono solo 7 medici quando ce ne vorrebbero 12, mancano all’appello 5 anestesisti su 15 e 4 radiologi su 10.
Poi c’è il cantiere fantasma accanto al pronto soccorso: lavori fermi da anni perché la ditta aggiudicataria è fallita e non si è provveduto a sostituirla. L’assessore Palese si è impegnato ad uscire dall’impasse, ma intanto il pronto soccorso di Scorrano continua ad operare in spazi inadeguati con 25mila accessi nel 2023.
Nessuna schiarita sulla mancata attivazione del Centro Trasfusionale, con gli autisti che fanno la spola con Galatina e Lecce per l’approvvigionamento delle sacche di sangue.
Notizie più confortanti sul fronte di apparecchiature e arredi: nuovi elettrocardiografi in arrivo al pronto soccorso, a Chirurgia e Ortopedia, e acquistati 4 dei 25 letti necessari per il Servizio Dialisi. Entro il 2025 dovrebbero essere sostituiti ben 122 letti da rottamare. Problema risolto per la videosorveglianza rispetto ad un anno fa, grazie al posizionamento di 3 occhi elettronici nel pronto soccorso e di un altro nell’area esterna, e alle ore di vigilanza raddoppiate da 12 a 24. Si sta anche trattando per un posto fisso di polizia.
A Radiologia sarà sostituita a breve la tac. Niente da fare, invece, per la Risonanza magnetica. E così un reparto d’eccellenza come Gastroenterologia, terzo in Puglia per numero di pazienti, è costretto a metterli in ambulanza per andare a fare la risonanza magnetica a Lecce o a Casarano. I posti di Rianimazione sono stati aumentati da 4 a 8, mentre restano da rinnovare centralina e monitor, rimessi in funzione ma datati. Per le sale operatorie è in corso il trasferimento della sterilizzazione in altri locali ristrutturati.
Nel reparto di Cardiologia sono state ripristinate tutte le postazioni dell’Unità di terapia intensiva, ed è stata prevista l’estensione del cardiomonitoraggio, ma Pagliaro ha ribadito la necessità di un centro di emodinamica per gli interventi di angioplastica e impianto dei pacemaker, visto che ce n’è uno a Lecce ed uno a Tricase, ma il sud Salento è scoperto.
Nell’ambulatorio di Oncologia, dove vengono somministrati farmaci chemioterapici, gli spazi sono angusti e insufficienti: ci sono 2 sole stanze per 12/14 utenti giornalieri, con appena 6 poltrone e 2 posti letto. Gli arredi sono stati inseriti nel piano acquisti e si sta ultimando l’adeguamento degli ambienti, a cui manca solo la pavimentazione.
Ad Ortopedia è stato acquistato un nuovo ecografo, ma resta la necessità di un artoscopio. Per Ginecologia rimane il grosso handicap di non avere una sala operatoria interna, e per gli interventi le pazienti devono essere trasferite. Ancora nessuna previsione per l’attivazione della parto analgesia, disponibile solo a Lecce. E Pagliaro rilancia il suo impegno.

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