BRINDISI – Da Danucci a Roselli, da Roselli a Danucci, due squadre diverse, la prima smembrata totalmente, la seconda invece lascia l’amaro in bocca perché sembra un’opera incompleta.
E adesso è arrivata l’altra batosta. Ciro Danucci ha lasciato, l’allenatore della promozione in C ha detto addio. Tra le parti è arrivata la risoluzione contrattuale sia col mister che con il suo vice Marco Perrone e la guida della prima squadra è stata affidata a mister Nicola Losacco.
La polverina della clessidra del tempo per il Brindisi scende via lentamente e sullo sfondo del tramonto di questa stagione calcistica c’è la serie D.
La tristezza, la delusione, e anche la rabbia aleggiano sulla città adriatica. Oltre 30 anni per tornare nella terza serie del calcio e solo pochi mesi per ritrovarsi sul baratro di una retrocessione che potrebbe essere solo scongiurata da un miracolo, un miracolo sportivo di quelli che poi restano impressi nella storia.
Purtroppo però questa squadra sembra non avere proprio benzina per accelerare sul rettilineo delle restanti giornate di campionato.
La sconfitta interna col Messina è sembrata una sentenza ai tifosi e non hanno esitato a fine gara di intonare cori di contestazione contro squadra e proprietà.
Un 3 a 1 secco e un atteggiamento arrendevole che ha evidenziato mancanza di idee e di forza per contrastare gli avversari.
Nello sport la sconfitta è sempre in preventivo ma non è in preventivo per i tifosi perdere senza combattere.
Il cielo sulla sponda calcistica della città adriatica è sempre più nero.
Ultimo posto in campionato con 17 punti, 4 in meno del Monterosi, che di fronte a questo tipo di atteggiamenti sono proprio tanti. La difesa più perforata dell’intera serie C e l’attacco meno prolifico del Girone C sono lo specchio di una stagione da dimenticare.
Mercoledì nel turno infrasettimanale, alle 18.30, il Brindisi gioca in trasferta il derby col Monopoli terzultimo con 25 punti, ed è una gara che ha veramente i connotati dell’ultima spiaggia.
