LECCE – HDL Nardò, nella quarta giornata della fase a orologio della A 2 di basket, ha perso malamente a Rieti con la Real Sebastiani, con un divario di 31 punti, è finita 77-46, con una prova da dimenticare per i neretini.
Molto duro il commento del coach di Nardò basket. Crudo e realista, ha sbattuto la sua verità mettendo tutti di fronte alla realtà, per salvarsi bisogna tirare fuori gli attributi. Chi non vuole farlo resti a casa. Luca Dalmonte non le manda a dire:
«Se vogliamo giocare per salvarci e per soffrire, dobbiamo assolutamente cambiare atteggiamento. E se qualcuno non è pronto per farlo, martedì non si presenti. Perché non abbiamo bisogno di giocatori che pensano prima di tutto a se stessi e in seconda battuta alla squadra. Non abbiamo bisogno di giocatori che giocano “aristocratici”, ma abbiamo bisogno di persone che si sporcano le mani, altrimenti possono restare a casa. Chiunque esso sia. Non faccio distinzioni tra passaporti, carte d’identità o altro. Non ci meritiamo il rispetto. Dico noi, non faccio nomi e cognomi. Sto cercando di essere gentile in quello che sto dicendo, ma è necessario che comprendiamo chi siamo e cosa dobbiamo fare. Se qualcuno non è pronto, alla ripresa martedì non venga, possiamo farne a meno. Perché abbiamo bisogno di un altro approccio, di un’altra faccia e di un’altra prestazione. Poi possiamo vincere o perdere, ma non posso accettare le modalità con cui giochiamo per l’obiettivo che dobbiamo raggiungere».