LECCE – Per violenza sessuale aggravata e continuata e per aver adescato minori è stato condannato in primo grado a 9 anni di reclusione il 49enne dell’hinterland di Maglie denunciato per molestie da una decina di studenti di entrambi i sessi tra i 13 e i 15 anni che, nelle vesti di autista, avrebbe accompagnato ogni giorno a scuola.
La decisione è arrivata nelle scorse ore, a firma del giudice Fabrizio Malagnino.
Il pm Mastroniani aveva invocato 6 anni di carcere. La sentenza ha inasprito la condanna.
L’uomo guidava un bus privato e, per effetto dell’inchiesta nata dalle denunce e dei conseguenti sequestri dei dispositivi elettronici di sua proprietà, era ristretto ai domiciliari già dal 20 gennaio scorso.
Guidava un bus privato e stando all’accusa ai giovani studenti avrebbe chiesto carezze intime e dato appuntamento nel garage della sua abitazione, lì dove avrebbe intrattenuto anche rapporti sessuali veri e propri. Il tutto sarebbe andato avanti dal 2016 al 2022.
Lusinghe e complimenti di persona e poi in chat: così – stando alle parole della Gip Liguori – l’autista avrebbe “creato una sorta di circolo di ragazzi facenti parte di un gruppo whatsapp, sulla cui riservatezza l’indagato poteva fare affidamento”. E poi ancora: “Le stesse dichiarazioni rese dagli studenti consentono di affermare con certezza che aveva l’abitudine di “toccare” molti di loro che quotidianamente salivano sul suo autobus” scrive ancora la giudice nel provvedimento.
L’arrestato, con al fianco l’avvocato Fabrizio Mangia, ha sempre respinto ogni accusa, raccontando di aver intrattenuto un mero rapporto di amicizia con i ragazzi che conosceva da tempo e accompagnava a scuola. Nessun incontro nel garage e nessuna chat spinta su whatsapp, così come – aveva precisato – nessun abuso è mai stato perpetrato.
Oltre alla condanna al carcere, l’uomo dovrà risarcire i genitori di un ragazzino, che si sono costituiti parte civile con l’avvocata Gabriella Mastrolia: per loro la provvisionale ammonta a 50mila euro.
