Una gara ben giocata e poi la sconfitta finale, in uno dei templi del basket nazionale.
HDL Nardò al PalaDozza avrebbe meritato di vincere contro la capolista Fortitudo Bologna, ma i secondi finali hanno rintoccato sulla clessidra del tempo trasformandosi in beffa e dunque il Toro, seppur a testa alta, è uscito con nulla in tasca.
La delusione dei tifosi, qualche parola di troppo, e la reazione scomposta del coach Gennaro Di Carlo che si è rivolto ai supporter con un gesto maleducato e fuori dagli schemi, mostrando il dito medio hanno lasciato uno strascico di rabbia e polemiche che rischiano di minare il prosieguo della stagione. E sarebbe un vero peccato gettare alle ortiche ciò che si è costruito, i 14 punti in classifica ed i sogni futuri.
La società ha subito condannato Di Carlo, dissociandosi dal comportamento poco onorevole del proprio allenatore che ha fatto mea culpa, non solo riconoscendo l’errore ma anche condannandolo ed ha chiesto scusa ai tifosi e alla società.
“Chi è senza peccato scagli la prima pietra” è il caso di dire.
I tifosi perdoneranno il coach? Di Carlo saprà farsi perdonare?
Adesso però la testa deve immergersi alla preparazione della prossima sfida, bisogna essere tutti bravi a voltare pagina e chiudere nel cassetto del passato questo triste episodio.
Sabato 23 c’è il delicato impegno in trasferta con Piacenza che ha due punti in più e c’è anche la necessità di muovere la classifica dopo 4 sconfitte consecutive. Ecco perché tutto il resto deve essere archiviato.
Sbagliare è umano, l’importante che Di Carlo dimostri che perseverare è lontano dalla sue abitudini.