Nel posticipo della decima giornata del Girone rosso della A2 di basket, vittoria incredibile di HDL Nardò a Verona. Questa è una vittoria che può essere definita “fantascientifica” come il colpo del capitano Andrea La Torre che inventa qualcosa di incredibile, telecomandando la palla a spicchi nel canestro da prima della linea di centrocampo, a tre secondi dal termine del tempo supplementare.
Una magia creata dal nulla da un “Andrea”, stesso nome dell’indimenticabile Andrea Pasca, che da lassù sicuramente ha sorriso; un colpo che mette le ali alla palla e regala due punti, quasi insperati, al suo Toro.
Dunque è la sesta vittoria consecutiva del Nardò che aggancia proprio Verona in classifica a 12 punti, e sale al 5° posto al termine di una gara giocata punto su punto, sul filo dell’equilibrio che alla fine è stato spezzato da qualcosa di bello come il sogno più grande.
Il primo quarto si è chiuso 18-19, nel secondo periodo corsa e rincorsa, sorpasso e contro sorpasso e le emozioni di moltiplicano; Penna per il Verona e Nikolic per Nardò prendono per mano le rispettive squadre. Si va al riposo sul 38 a 38.
Al rientro in campo non cambia il tenore, lo spettacolo continua. Botta e risposta tra le due squadre. Crescono lo statunitense Stewart e La Torre e le bombe da tre tengono Nardò attaccata alla Scaligera. Si chiude sul 57 a 57. Equilibrio mostruoso. E nemmeno nell’ultimo quarto nessuna delle due riesce a mettere il muso in avanti e chiudere i conti, al suono della sirena il risultato è di 71 a 71.
Over time e le emozioni lievitano a dismisura. Quando sembra che Verona abbia chiuso i conti con il tap-in di Murphy col risultato di 79 a 77, ecco la magia, il colpo che non ti aspetti, la penna sui fogli bianchi della storia, a tre secondi dal termine, La Torre da centrocampo fa passare i titoli di coda, nel Pala Agsm, e nel cielo di Verona resterà scolpito un aggettivo: capolavoro salentino.
M.C.