TARANTO – Aumentano i decessi sulle strade del tarantino. E’ questo il quadro amaro che emerge dal rapporto presentato lunedì dall’Istat sugli incidenti stradali nel 2022: 35 le vittime contro le 22 dell’anno precedente, il 2021. A fronte dell’incremento del numero dei decessi si registra invece una diminuzione del numero di sinistri: 1298 nel 2021 contro i 1207 del 2022, e un calo dei feriti: 2027 nel 2021 mentre nel 2022 scendono a 1906. Dato diverso a livello regionale dove si registra un aumento del 2,2 percento degli incidenti e dell’1,7 percento dei feriti: nel 2022 si sono verificati in Puglia 9.286 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 226 persone e il ferimento di altre 14.256. Tra il 2010 e il 2022 l’incidenza di pedoni deceduti è aumentata in Puglia dall’ 8,9% all’ 11,1%, mentre nel resto del Paese l’aumento è stato più contenuto, dal 15,1% al 15,4%. L’incidentalità rimane alta lungo la costa e nei comuni capoluogo di provincia: ancora in evidenza le criticità della SS16, lungo la quale si registra il maggior numero di incidenti e delle strade statali 7, SS 100 e SS172 dei Trulli. A livello regionale l’indice di mortalità cresce nelle province di Taranto, Brindisi e Foggia mentre diminuisce in quelle di Bari, Lecce e Barletta Andria Trani. Nel 2022 il maggior numero di incidenti in Puglia si è verificato sulle strade urbane, provocando 54 morti e 9.368 feriti. Rispetto all’anno precedente i sinistri aumentano su tutte le categorie di strada ma l’incremento maggiore si verifica sulle strade urbane, seguite dalle autostrade.
Nell’ambito dei comportamenti errati di guida, il mancato rispetto delle regole di precedenza, la guida distratta e la velocità troppo elevata sono le prime tre cause di incidente. I tre gruppi costituiscono complessivamente il 44,3% dei casi. Considerando solo le strade extraurbane, la guida distratta incide da sola per il 18,7%, mentre l’elevata velocità per il 16,1 percento.
