SALENTO – Avrebbe preteso lavori di manutenzione alla propria abitazione con lo sconto e alla richiesta da parte di un imprenditore edile di avere quanto dovuto, avrebbe iniziato una vera e propria persecuzione con approfonditi e mirati controlli per strada, oltre a continue sanzioni. Così un luogotenente dei carabinieri, ex comandante di una stazione del Salento, è finito sotto inchiesta con l’accusa di concussione. L’imprenditore si sarebbe dovuto accontentare di 11mila euro e rinunciare al saldo delle somme dovute, oltre 45mila per dei lavori avviati a luglio del 2019 e completati agli inizi del 2021. Nonostante le rimostranze dell’imprenditore, il luogotenente avrebbe continuato a manifestare chiaramente la sua indisponibilità a pagare avviando una campagna di persecuzione nei suoi confronti. Secondo l’indagine condotta dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Lecce, risulterebbe che i controlli erano partiti già a luglio del 2019 dopo che l’imprenditore aveva sospeso i lavori per l’indisponibilità del militare a corrispondergli un acconto. Il luogotenente l’avrebbe poi minacciato verbalmente costringendolo così a continuare gli interventi. Il primo bonifico arrivò solo il 30 settembre del 2020 insieme ad altri tre. L’attività di persecuzione sarebbe poi proseguita anche dopo la fine dei lavori, quando l’imprenditore chiese il saldo, il luogotenente avrebbe anche detto ai suoi uomini di non verbalizzare nelle contravvenzioni quanto dichiarava l’imprenditore. L’uomo, stanco delle continue vessazioni, ha così deciso di denunciare quanto stava accadendo. Il processo è stato aggiornato a marzo.
