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Sticchi Damiani a TeleRama: “La squadra ha fatto una grossa prestazione”

Al termine della partita Lecce- Sassuolo, terminata 1 a 1 con i gol di Berardi su rigore e il pareggio di Krstovic, il presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani ha parlato ai microfoni di TeleRama.

Presidente era importante muovere la classifica e ritrovare anche la prestazione, obiettivi raggiunti:

“La squadra ha fatto una grossa prestazione ma soprattutto questa era una partita piena di difficoltà ed avversità, perché la squadra giocava la quarta partita in 14 giorni, lo so che vale per tutti ma ci sono squadre più strutturate perché sono consolidate da più anni in A con rose più lunghe per poter giocare ogni tre giorni e squadre di meno. Quindi per noi era una difficoltà maggiore, in più è una squadra che in questo momento ha degli infortunati importanti che quindi, nel complesso, ha un’unità in meno in organico e in più la partita diceva che dopo un dominio iniziale è arrivato questo gol diciamo rocambolesco del Sassuolo che rappresenta un’ulteriore difficoltà. Quindi nonostante tutti questi elementi oggettivi che avrebbero ammazzato chiunque, la squadra ha reagito con voglia e determinazione. I ragazzi sono usciti stremati dal campo ma hanno riacciuffato un risultato comunque per noi importante”.

Era importante rispondere sul piano della personalità che il Lecce sembra non lesinare mai:

“Non è mai mancata la personalità dei ragazzi. Devo dire, non voglio nominare i singoli ma tutti quelli che stasera hanno preso parte alla gara, hanno fatto una grande prestazione. Non era semplice ripeto. Quando ti trovi in svantaggio col Sassuolo, dopo aver creato tante palle gol, per una ragione che nemmeno sei in grado di spiegarti, non è facile reagire come abbiamo reagito e mi sembra che poi alla fine le parate le abbia fatte più Consigli e non il nostro Falcone che non credo abbia dovuto fare grandi interventi”

Eccesso o difetto di personalità dell’arbitro in questa partita?

“Preferirei davvero non parlare dell’arbitro, oggi, magari farei un ragionamento di più ampio respiro. Ci sono dei rigori che sono diventati davvero incomprensibili, è come lanciare una monetina perché quella palla che sbuca in area poi tocca il petto di Baschirotto poi non so se sfiora o non sfiora la mano. Siamo all’esasperazione tale che credo il calcio non abbia bisogno. Forse c’è bisogno di un momento di riflessione. Questi che rigori sono? Negli anni 80, 90 i rigori erano quelle belle falciate in area di rigore, oggi ormai è diventata un’altro sport l’area di rigore”.

M.Vecchio

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