GALLIPOLI – Il 3 agosto dello scorso anno vi mostrammo questo video shock girato in pieno giorno a Gallipoli per denunciare la presenza di una conduttura sotterranea che da via della Cala sversava in mare un ingente quantitativo di liquami maleodoranti, a pochi isolati dal centro della Città. Le immagini, diramate sui social e diventate virali, hanno scatenato l’indignazione e la preoccupazione di cittadini e turisti. Ad attivarsi immediatamente fu l’assessora con delega all’Ambiente, Rossana Nicoletti, contattando autorità ed enti preposti.
Ebbene nelle scorse ore la Guardia Costiera di Gallipoli ha comunicato l’esito di controlli e indagini condotte insieme a Polizia Ambientale, Arpa e Aqp.
Gli accertamenti, proseguiti per diversi mesi, hanno gradualmente portato alla luce una realtà sconcertante: quasi un intero isolato, costituito da grandi complessi condominiali con abitazioni, locali commerciali, uffici, istituti bancari, B&B ed altre attività ricettivo-turistiche è risultato totalmente privo di regolare allaccio alla rete fognante cittadina. Tutte le colonne di scarico condominiali sversavano i reflui di wc e cucine all’interno della condotta incriminata.
La conseguenza è presto detta: un ingente quantitativo di reflui domestici terminava quotidianamente in mare, senza subire alcun trattamento di depurazione, con inevitabili effetti dannosi sulla salute pubblica e sull’ambiente.
Secondo i calcoli effettuati, negli ultimi 15 anni dalla condotta di via della Cala sono stati sversati in mare circa 85mila metri cubi di reflui domestici non depurati.
Gli amministratori condominiali e tutti gli altri soggetti coinvolti sono stati adesso multati. Le ipotesi di reato a loro carico sono di Inquinamento ambientale, Getto pericoloso di cose, Durevole deterioramento delle acque, deturpamento di bellezze naturali e Inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità.
Intanto tutti hanno dovuto procedere immediatamente a regolarizzare l’allaccio alla rete fognante cittadina, con il coinvolgimento di Comune e AQP e sotto la costante sorveglianza della Guardia Costiera.