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PNRR, Costruzioni: Alla Puglia spetterebbero altri 3,5 miliardi

IL REPORT – Al 31 dicembre scorso risultavano già assegnati alla Puglia 126 miliardi e mezzo di euro derivanti dai fondi PNRR. Di questi, si stima che 77 miliardi siano riconducibili al settore delle costruzioni, che si afferma come trainante nella ripresa e resilienza del territorio. Calcolatrice e stime alla mano, fino al 2026 a questa regione spetterebbero altri tre miliardi e mezzo. Tradotto in termini occupazionali: nei prossimi quattro anni (a partire da questo) si potrebbe dare lavoro a circa 6mila persone all’anno.

È quanto emerge dal nuovo studio condotto dal data analyst Davide Stasi, in merito agli investimenti e all’occupazione generati dal PNRR nel comparto edile.

Le risorse ancora da attribuire a nuovi progetti ammontano a 44,4 miliardi. Circa la metà di questo importo si concentra in cinque regioni: Campania (5.214 milioni di euro), Sicilia (4.505 milioni), Lombardia (4.432 milioni), Lazio (3.625 milioni) e Puglia, a cui si dovrebbero ancora assegnare appunto 3 miliardi e 543 milioni di euro, di cui la metà si dovrebbe spendere nel biennio 2025-2026, almeno secondo quanto contenuto nei documenti ufficiali di assegnazione dei fondi.

Sempre secondo le stime, le risorse assegnate dovrebbero impattare maggiormente nelle regioni del Mezzogiorno, in quanto nel Sud è presente un ampio bacino di forza lavoro inutilizzata, tra disoccupati o inattivi.

Ad assorbirli sarebbe, per la gran parte, il settore delle costruzioni che, oltre ad essere il principale destinatario dei fondi, ha registrato una consistente crescita degli investimenti grazie ad agevolazioni fiscali e bonus partiti in pandemia.

Se così fosse, in base a un recente rapporto della Banca d’Italia, si genererebbe circa il 10 per cento in più dell’occupazione nel settore rispetto al 2019.

Attenzione: c’è un “però”. L’incontro tra la potenziale domanda e la potenziale offerta di forza lavoro potrebbe risultare più difficile del previsto. Quest’ultima, infatti, potrebbe risultare priva delle abilità specialistiche richieste. E a nulla varrebbero i fondi, corposi, in arrivo: ci si ritroverebbe punto e a capo.

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