MELISSANO – Dopo un lungo iter giudiziario, la Corte di Cassazione mette un punto alla vicenda relativa alla societĂ Oxo games, restituendola definitivamente ai suoi effettivi proprietari.
I giudici della suprema corte hanno infatti dichiarato inammissibile il ricorso proposto dalla Procura Generale di Lecce contro il provvedimento della Corte di Appello che aveva stabilito il dissequestro della societĂ a responsabilitĂ limitata con sede a Melissano, leader nel settore del gaming e nella gestione delle slot machine.
A far scattare i sigilli sulla Oxo games nel 2019, nell’ambito della operazione antimafia “Hydra” condotta dalla Guardia di finanza, era stata il presupposto – emerso dalle indagini – che la societĂ fosse fittiziamente intestata ai titolari delle quote, ma di fatto riconducibile ai fratelli Pasquale, Saverio e Piero De Lorenzis, personaggi giĂ noti alle forze dell’ordine. Secondo l’accusa, avrebbero infatti utilizzato la societĂ per “eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali”, impiegandola di fatto per reinvestire denaro proveniente da alcune attivitĂ illecite. Ecco perchĂ© i tre nel 2020 erano finiti sotto processo. L’accusa era stata però poi di fatto smentita in sede di appello, dove la Corte aveva ordinato il dissequestro della societĂ .
Una lunga vicenda giudiziaria che oggi giunge a conclusione grazie al via libera dei giudici della Cassazione, che consentirĂ alla Oxo games di tornare all’operativitĂ aziendale.
Il pool difensivo dei fratelli De Lorenzis era composto dagli avvocati Mastrolia, Massari, Sisto e Fasano.
I quotisti della societĂ invece erano difesi dagli avvocati Covella, Bonsegna e Carallo.
Giorgia Durante