TREPUZZI – Lei, 47 anni, stanca dell’atteggiamento ossessivo di lui, 24 anni, interrompe la relazione lo scorso aprile. A quel punto il giovane non ci vede più: minacce, percosse, insulti e pedinamenti, tanto da renderne necessari gli arresti domiciliari, scattati nelle scorse ore.
Il 24enne, residente a Trepuzzi, è accusato di atti persecutori e agli inizi di maggio il Gip Angelo Zizzari aveva emesso nei suoi confronti la misura del divieto di avvicinamento ai luoghi e alle persone frequentati dalla ex, residente nell’hinterland di Galatina (ommettiamo luogo esatto e dati sensibili a sua tutela).
Nei giorni successivi la donna ha però denunciato ai carabinieri la persistenza degli atteggiamenti persecutori del giovane, tanto da far scattare appunto gli arresti domiciliari.
L’incubo ricostruito dalla 47enne andrebbe avanti dal giorno in cui lei ha scelto di interrompere la relazione. Per sua stessa ammissione, però, la gelosia e gli atteggiamenti ossessivi del 24enne erano diventati nel tempo esperanti anche durante il rapporto, tanto da indurla a interromperlo.
Videochiamate insistenti per sapere dove fosse e con chi fosse, minacce finalizzate ad accedere al telefono “se no sono cazzi tuoi, di qua non me ne vado se non mi fai vedere, finisce male, vedi quello che ti succede” e poi insulti continui come “ritardata”, “vecchiaccia” e “puttana”, sbattendole la testa contro il muro, ruotandole le braccia e impedendole la fuga.
Appreso che la donna volesse rivolgersi ai carabinieri, il 24enne sarebbe passato poi alle minacce più pesanti, vantando amicizie nella malavita organizzata. “Gli ho detto di aspettare perchè volevano già sparare a te e a tua figlia. Se mi chiamano i carabinieri , è meglio che non te lo dico quello che ti succede. Non ci vuole niente che ti facciamo un agguato con una macchina della Camorra, con le armi che stanno nel bagagliaio. Io ho amici che hanno il porto d’armi e ti sparo”.
A difenderlo sarà l’avvocato Fabrizio Ruggeri.
E.FIO
