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Clan “Politi”, blitz all’alba: 16 arresti per droga, armi, autoriciclaggio

SALENTO – Dal “Labirinto” al “Filo di Arianna” con cui uscirne definitivamente. Dall’operazione del 2018 a quella con cui, all’alba, i carabinieri del ROS hanno arrestato 16 persone ritenute appartenenti al clan Politi della Sacra Corona Unita, operante a Monteroni, Lecce, Arnesano, San Pietro in Lama, Novoli, Leverano, Porto Cesareo e Veglie. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Tribunale di Lecce su richiesta della locale Procura Distrettuale Antimafia nei confronti di soggetti presumibilmente indagati, a vario titolo, per associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione, rapina e trasferimento fraudolento di valori, impiego di denaro, beni o utilitĂ  di provenienza illecita aggravati, appunto, dall’associazione mafiosa.

Gli investigatori hanno ipotizzato i seguenti scenari:

  • la riorganizzazione – conseguente all’operazione LABIRINTO del ROS (2018), nel cui ambito era stato arrestato anche il capo clan, il 51enne Saulle POLITI, favorita, a partire dal 2019, dalla detenzione domiciliare di Gabriele TARANTINO, 44 anni, che ne avrebbe assunto la reggenza, curando l’affiliazione di nuove leve dell’organizzazione e la definizione delle strategie criminali;
  • gli assetti interni e l’esistenza di una cassa comune nella quale confluivano i proventi illeciti che sarebbero stati utilizzati per il sostentamento degli affiliati detenuti e delle loro famiglie, nonchĂ© finanziamento di attivitĂ  imprenditoriali riconducibili al sodalizio;
  • i rapporti tenuti da TARANTINO con i capi di altri clan federati alla Sacra Corona Unita e con i vertici della cosca della ‘ndrangheta “MAMMOLITI-Fischiante”.

Le infiltrazioni mafiose nel tessuto economico, secondo le indagini, si articolavano in svariate attività produttive locali: dal settore ittico a quello balneare e della ristorazione, nonché tramite la fittizia costituzione di società intestate a un cittadino di nazionalità albanese (indagato, non destinatario di misura cautelare), utilizzate per riciclare i proventi illeciti tramite il sistema dell’emissione delle fatture per operazioni inesistenti.

Quanto al traffico di droga, sarebbe emersa l’operativitĂ  di un’associazione facente capo a citato TARANTINO che, anche tramite altri sodali, avrebbe curato gli approvvigionamenti di cocaina, eroina, hashish e marijuana destinati al mercato leccese; approvvigionamenti che avvenivano tramite fornitori operanti in Spagna o esponenti della cosca “MAMMOLITI-Fischiante”, attiva in Puglia e in altre regioni italiane e in diretti rapporti con fornitori sudamericani e con narcotrafficanti internazionali.

Nel corso dell’operazione sono stati arrestati altri due soggetti trovati in possesso di circa 5 kg di cocaina e 300 mila euro in contanti.

Il video del ROS:

 

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