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Corsi di “addestramento” per i medici contro le aggressioni

LECCE – Sono esposti al pronto soccorso, sono esposti in guardia medica, sono esposti nei punti di primo soccorso.

I medici e gli operatori sanitari non possono e non devono essere i capri espiatori di un sistema che li vede in prima linea anche nell’affrontare pazienti -e parenti di questi- esasperati. Esasperazione che, spesso, porta alla violenza. In una società civile, questo non può essere permesso.

I casi aumentano e allora si corre ai ripari per difendersi: innanzitutto raccordandosi con Prefettura e Questura per affrontare il fenomeno in crescita, e poi con veri e propri corsi “di addestramento” per i camici bianchi. Ovviamente non per rispondere alla violenza con altra violenza, ma per saper, appunto, come difendersi, per non farsi male. Per prevedere quando una situazione stia diventando pericolosa, per sapere quali parole dire e quali gesti fare. E poi installando nei punti più sensibili dei pulsanti nascosti per contattare con tempestività le forze dell’ordine.

 

 

 

 

 

 

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