SALENTO – “Come sei bello, vieni qua” gli avrebbe detto incontrandolo per strada. Al diniego del 14enne, l’uomo – di 47 anni – sarebbe poi passato dalle lusinghe ai fatti: cingendolo col braccio alla vita, lo avrebbe trascinato in un locale di sua proprietĂ non distante da lì. Raggiunto il bagno, avrebbe costretto il 14enne con la forza a subire e compiere atti sessuali.
Il presunto caso di pedofilia arriva dall’hinterland di Maglie. I fatti – stando a quanto ricostruito dal minore – risalgono al 3 ottobre 2021.
Quella domenica, poco dopo mezzogiorno, il ragazzo stava raggiungendo l’abitazione della nonna per il pranzo ed è lungo il tragitto che sarebbe avvenuto il fortuito incontro con l’uomo. Prima l’atteggiamento lusinghiero, poi lo strattonamento, fino a condurre il 14enne in un locale di sua proprietĂ , abbassandosi e abbassandogli i pantaloni, per poi costringerlo a procurargli piacere.
Tornato a casa sotto shock, confidatosi prima con le amiche e poi con la sorella, il 14enne è stato incoraggiato da queste ultime a raccontare tutto anche ai genitori, che hanno sporto denuncia e dato il là agli approfondimenti del caso.
L’udienza preliminare è fissata per il 17 marzo prossimo: sarĂ la giudice Silvia Saracino a decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura.
I familiari del ragazzo, assistiti dall’avvocato Arcangelo Corvaglia, sono pronti a costituirsi parte civile.
Il 47enne è difeso dagli avvocati Oronzo Carrozzini e Pasquale Giulitto.
E.FIO