Attualità

Darsena di Frigole, l’incertezza e le polemiche

LECCE – Quasi un anno fa, il 28 marzo 2022, vi abbiamo mostrato le 13 barche arenate nel porticciolo di Frigole, marina di Lecce.

La causa è la natura, certo, ma anche -spiegavano i pescatori- la mancata pulizia del canale. “Eppure basterebbe poco: un escavatore al lavoro per una giornata risolverebbe, almeno per il momento, la situazione -dicevano- noi non possiamo farlo, neanche a nostre spese, perché serve l’autorizzazione”. E così non possono pescare, non possono svolgere il lavoro che dà alle loro famiglie da mangiare. Ora parliamo al presente perché la situazione non è cambiata. Pochi metri più in là, dopo il ponte, si sviluppa la darsena vera e propria.

E si riaprono le polemiche proprio intorno ai lavori mancati in quest’ultima. Lavori che comunque favorirebbero anche i pescatori che ormeggiano sulla banchina esterna.

“A settembre 2021 la maggioranza di centrosinistra presentò in Consiglio Comunale un ordine del giorno, votato all’unanimità, con il quale impegnava l’amministrazione comunale ad istruire l’istanza di riqualificazione e la variante al vigente PRG da allevamento ittico ad attrezzature nautiche portuali per la darsena di Frigole -è la ricostruzione di Giancarlo Capoccia, coordinatore cittadino di Lecce del Movimento Regione Salento- Poi nel giugno del 2022 fu approvato il “contratto istituzionale di sviluppo” nell’ambito di un progetto di rigenerazione e di riqualificazione della costa e dei paesaggi costieri -continua- Oltretutto fu inserito un intervento di “rifunzionamento dell’approdo marina leccese di Frigole” allo scopo di liberare il bacino dai sedimenti marini, ripristinando il tirante di acqua rendendo, cosi, nuovamente disponibile l’accesso delle imbarcazioni utilizzando 3milioni di euro di fondi europei.

Nel novembre scorso, poi, il Comune di Lecce che ha adottato e approvato la variante urbanistica destinando a Parco costiero anche quella zona destinata ad “attrezzature nautiche portuali”.

La denuncia di Capoccia: “L’attuale amministrazione doveva essere quella della svolta per il turismo nautico e balneare invece ci ritroviamo nell’incertezza per le sorti dei nostri stabilimenti balneari ivi comprese le famiglie e l’indotto che lavora attorno ad essi e alle condizioni disastrose delle due uniche darsene san Cataldo e Frigole”.

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