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Botti di Capodanno tra controlli, divieti e appelli

SALENTO – Immancabili tornano e fanno rumore. In tutti i sensi. Sono i botti di Capodanno, delizia per tanti cittadini festanti che salutano l’arrivo del nuovo anno, ma anche occasione per accendere nuove polemiche su un fenomeno assai deprecabile e che appare anche anacronistico.

Ma intanto il business dei fuochi d’artificio continua a destare forti preoccupazioni. Le bancarelle che vendono i classici botti, di qualunque tipo e di qualunque genere, spuntano un po’ dappertutto. Le forze dell’ordine hanno intensificato le attivitĂ  di controllo. Numerose le operazioni e i sequestri dei cosiddetti “botti illegali” ma anche di fuochi d’artificio di libera vendita ceduti senza il possesso della regolare licenza, giĂ  effettuate nei giorni scorsi.

Controlli a tappeto e massima allerta per assicurare un Capodanno tranquillo ai cittadini della provincia di Lecce. La Prefettura di Lecce è al lavoro da giorni per raggiungere questo obiettivo. Al Palazzo del Governo si sono susseguiti il tradizionale incontro del Comitato per l’Ordine della Sicurezza pubblica e le riunioni tecniche di coordinamento con le forze di polizia locale.

Si punta a cercare di contrastare o quantomeno attenuare il fenomeno dei Botti di Capodanno che continua – in alcuni casi – a mietere vittime umane e a terrorizzare gli animali. Un’azione congiunta che coinvolge carabinieri, polizia, Guardia di Finanza di Lecce, e vigili urbani messi in campo contemporaneamente per garantire sicurezza e legalitĂ  in questi particolari giorni di festa.

I servizi di vigilanza del territorio sono giĂ  stati rafforzati dall’inizio del mese di dicembre ma verranno intensificati in queste ore. Un’operazione a tutto campo con le forze dell’ordine impegnate anche ad assicurare il sereno svolgimento di alcune manifestazioni di piazza che si svolgeranno a Lecce e in altri centri della provincia.

Anche i Comuni provano a fare la loro parte. A Lecce il sindaco Carlo Salvemini non ha emesso alcuna ordinanza ad hoc perché esiste già un Regolamento di Polizia Urbana che dispone il tassativo divieto “a far esplodere petardi, botti, fuochi d’artificio e pirotecnici di qualsiasi tipologia sul territorio comunale”.

“Vietarli? Non ce n’è bisogno – spiega il sindaco di Gallipoli, Stefano Minerva – C’è una legge nazionale che li vieta. Sono autorizzati e quindi possono essere esplosi solo quelli legali, di piccola potenza”.

Anche quest’anno il sindaco di Maglie Ernesto Toma ha firmato un’ordinanza per vietare i botti. “Ci affidiamo al senso civico dei nostri cittadini perchĂ© per acciuffare chi esplode illegalmente fuochi d’artificio ci vorrebbe un esercito visto che i nostri vigili urbani cessano di lavorare alle 20.30”.

Stop ai botti anche a Nardò dove il sindaco Pippi Mellone con un’ordinanza ha vietato dal 29 dicembre al 7 gennaio prossimi l’accensione, il lancio e lo sparo di mortaretti fuochi d’artificio, mortaretti, petardi, bombette e oggetti similari”. Chi fa il furbo rischia di pagare una multa da 25 a 500 euro.

Numerosi sono stati i sindaci su tutto il territorio che hanno vietato l’utilizzo e l’esplosione di fuochi pirotecnici. Un deterrente utilizzato anche per cercare di evitare assembramenti e rischi per la pubblica incolumitĂ . Insomma, festeggiate l’arrivo del nuovo anno con abbracci, sorrisi e calici in alto. Ma evitate i botti.

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