LECCE – Appena ieri avevamo raccolto il grido di allarme lanciato dal signor Greco a Borgo Piave, nella marina leccese di Frigole. Il problema riguarda e si ripropone con frequenza preoccupante ormai da anni. L’impianto idrico realizzato negli anni ’30, che, almeno una volta al mese, si danneggia per via dell’usura e lascia i residenti senz’acqua. Una questione posta sul tavolo del direttore dell’Arif che gestisce l’impianto un tempo ex Ersap. Una delle preoccupazioni maggiori a giusta ragione, è che i tubi che si rompono sono di amianto dicono i residenti, la puntualizzazione dell’Arif è chiara. Non si tratta di acqua potabile ma per uso irriguo. Vero è però che nei campi coltivati e irrigati con quell’acqua ci sono prodotti che arrivano sulle tavole. Tempi certi non ce ne sono dice Arif, l’impegno a trovare una soluzione è concreto ribadisce il direttore anche se la decisione è legata a troppe domande e risposte in attesa di altre risposte.