LECCE – “Fumosa e generica”, così il consigliere comunale Gianpaolo Scorrano ha definito la precisazione dell’Amministrazione Comunale di Lecce che ha garantito sulla regolarità del lavori in corso di svolgimento ai Teatini. “Che cosa avrebbe autorizzato precisamente la Soprintendenza?”, si chiede Scorrano il quale nutre forti dubbi sulla presenza in origine di un vecchio “finestro” nel muro interessato dai lavori “ma, anche di questo, non si fornisce alcuna prova”. Il consigliere chiede “la planimetria catastale originaria all’impianto (anno 1939), la documentazione fotografica, storica e storio-grafica allegata al presunto progetto nonché i dati dimensionali in esso contenuti”.
Scorrano coglie l’occasione per avanzare una serie di altri interrogativi, in particolare sulla “progettazione e autorizzazione del cambio di destinazione d’uso del fabbricato (da scuole a uffici pubblici)”, sulla ”mancata conservazione dell’impianto strutturale originario, verticale ed orizzontale”, “sulla demolizione di parte di una muratura portante in pietra leccese” e sulle tecnologie di lavorazione utilizzate visto che si è in presenza di “un immobile vincolato di particolare pregio architettonico” e sull’impiego di “calcestruzzo e acciaio”.
L’argomento farà capolino nella prossima seduta dell’undicesima Commissione controllo, di cui Scorrano è presidente, dove “potranno e dovranno essere esibiti progetti, nullaosta, calcoli statici depositati, relazioni, autorizzazioni, permessi e documentazioni varie”.