Cronaca

Effetto dimissioni del sindaco: Otranto verso il commissariamento, poi le urne

OTRANTO – Tra venti giorni le dimissioni rassegnate dal sindaco Pierpaolo Cariddi saranno irrevocabili. A quel punto in municipio, a Otranto, si insedieranno i commissari nominati dalla Prefettura, così come previsto per Legge in questi casi. La scelta del primo cittadino – attualmente ristretto in carcere insieme al fratello, Luciano Cariddi, per presunto scambio di favori con imprenditori locali – sancisce ufficialmente la fine di un’era: quella che li ha visti avvicendarsi alla fascia tricolore, sempre con ampio consenso. A testimoniarlo anche quanto accaduto nel giorno stesso dell’arresto: i due fratelli, in prima battuta, sono stati accompagnati dalle Forze dell’Ordine nello studio professionale di famiglia. Fuori – testimonia chi era sul posto – un folto gruppo di cittadini avrebbe inveito contro l’operazione in corso, urlando parole di incoraggiamento e solidarietà rivolte a entrambi i fratelli.

Ancor prima dell’operazione Hydruntiade – sfociata nel carcere per entrambi, i domiciliari per imprenditori e dipendenti comunali e in 60 iscrizioni nel registro degli indagati – durante la celebrazione dei Martiri un lungo applauso sarebbe stato dedicato al sindaco quando a nominarlo è stata la sua vice. In quel caso Pierpaolo Cariddi era colpito da divieto di dimora nella sua città, per effetto dell’inchiesta nata dall’operazione Re Artù su presunti scambi di favori tra politica e sanità, con focus sul lido idruntino “Athantis” dell’ex assessore regionale Totò Ruggeri.

In un lungo post anche Leonardo Salzetti, consigliere d’opposizione con Luciano Cariddi sindaco, pur non rispiarmiando aspre critiche scrive: «Sarà difficile spiegare ai giudici la spocchiagine dei Cariddi (specie Luciano) ma grazie al loro modo di operare Otranto e gli otrantini ne hanno giovato, per questo caro Luciano (in particolare) mi sei sempre stato e continui a starmi antipatico!!! Ma ti riconosco che sei stato un grande sindaco e un grande lavoratore!! Spero che i magistrati riescano a capire il famoso “modus operandi”».

Che ne sarà intanto del Comune di Otranto dopo l’inevitabile commissariamento? Anche su questo la Legge è chiara. Alle urne l’appuntamento sarà fissato nella prima tornata elettorale utile, verosimilmente in primavera.

E.Fio

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