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Vigili del Fuoco: a Lecce e provincia mancano almeno 30 unità. Sit-in in Prefettura

LECCE – In proporzione, è come se tra Lecce e provincia mancasse un intero distaccamento. La carenza di vigili del fuoco è di circa 30 unità. Al momento, su 88 posti qualificati -caposquadra e caposervizio- sono ricoperti solo 68. Mancano poi circa 10 vigili. A questo si aggiunge il mancato rinnovo effettivo del parco mezzi.

La situazione è drammatica, se si pensa che quella di Lecce è la seconda provincia per numero d’incendi in Italia. Per questo e non solo, anche a Lecce come in tutta Italia, UILPA Vigili del fuoco ha promosso una protesta. E anche a Lecce il 7 settembre si terrà un sit-in in prefettura e ha chiesto un incontro al prefetto. Incontro, fa sapere Alessandro De Giorgi, segretario territoriale, che è stato già confermato: “Per rendere meglio l’idea sulle carenze d’organico locali -dice- basti pensare che avere 30 unità in meno spalmate ugualmente nei 4 turni della sede centrale di Lecce, corrisponde ad avere ogni giorno 7 persone di meno in turno in servizio, ovvero il corrispettivo di una partenza di 5 unità (APS, auto pompa serbatoio) e di un supporto (autoscala, autogru, autobotte)”.

Chiedono, a livello locale e nazionale, l’adeguato potenziamento dell’organico del personale operativo e tecnico logistico gestionale per fronteggiare gli eventi dei cambiamenti climatici in atto; la modifica della norma autorizzativa del turn over in previsione dei prossimi pensionamenti; nei prossimi due anni il Corpo subirà una carenza di uomini e donne di circa 5.000 unità, che si potranno integrare non prima di 18 mesi dalla messa in quiescenza con tutte le ripercussioni sulla composizione delle squadre minime di soccorso; chieste anche adeguate norme sulla Salute e Sicurezza degli operatori del soccorso tecnico urgente. “I Vigili del Fuoco sono messi a dura prova. Stress, adrenalina, tensione, calore, sforzo fisico, disidratazione, compromissione del sistema di termoregolazione, sono tra i fattori per cui, come accertato nel resto del mondo, il 45% delle morti tra i Vigili del Fuoco dipende da malattie cardio vascolari. I Vigili del Fuoco sono addestrati ad affrontare i pericoli quotidiani, tuttavia esistono KILLER INVISIBILI. In un incendio si produce oltre il 97% di particelle invisibili ad occhio nudo. Alcuni ricercatori hanno trovato sui guanti e sui sotto-caschi dei Vigili del Fuoco sostanze altamente inquinanti e cancerogene 100 volte superiori ai limiti consentiti. Concentrazioni altissime anche negli automezzi e all’interno delle stesse caserme. Nel resto del mondo è accertato che i Vigili del Fuoco hanno il 9% in più di possibilità di ammalarsi di cancro rispetto alla popolazione media con un tasso di mortalità più alta del 14%. In Italia non esiste un monitoraggio. Serve attivare un registro delle malattie degenerative anche per il personale in pensione”.

E ancora, ci sono altri punti da trattare che riguardano il contratto nazionale. L’appuntamento a Lecce è per mercoledì 7 settembre dalle 10,00.

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