Ambiente

Gli ambientalisti brindisini contrari a soluzioni energetiche impattanti

BRINDISI – Gli ambientalisti brindisini non ci stanno e scendono in campo per evitare che, con la scusa del conflitto bellico in corso in Ucraina, si faccia ricorso a scelte impattanti sull’ambiente di questo territorio, a cominciare da una nuova centrale a turbogas e da un rigassificatore. La scelta più intelligente – così come ribadito in conferenza stampa – è quella di ridurre la dipendenza dal gas e di cancellare definitivamente ogni possibile ricorso alla combustione di carbone. Così come non ha senso tornare a parlare di un impianto di rigassificazione, sia pure offshore, peraltro in un territorio che ha già detto “no” negli anni scorsi.

Sono condivisibili, invece – hanno ribadito – gli sforzi del Governo in direzione di una accelerazione dei processi autorizzativi per le fonti energetiche rinnovabili, soprattutto nelle aree idonee.

Una scelta – quella degli ambientalisti – condivisa anche da Confindustria attraverso  “Elettricità futura”, l’organizzazione che rappresenta le società impegnate nel campo delle rinnovabili dove si potrebbero generare 80.000 nuovi posti di lavoro per produrre 20 gigawatt all’anno e quindi riducendo il ricorso al consumo di gas che ci rende dipendenti dalla Russia.

La Regione, però, deve provvedere ad approvare il nuovo piano energetico che abbia al centro proprio le rinnovabili.

Mimmo Consales

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