Cultura

Cosimo De Giorgi, proposta di legge per valorizzarne l’eredità culturale

LECCE- Di lui restano indimenticabili i Bozzetti di Viaggio, quell’esplorazione dettagliata dei territori che ha salvato la memoria storica di molti beni e paesaggi di Lecce, Brindisi e Taranto non più esistenti. Ma Cosimo De Giorgi era uomo di cultura a tutto campo, medico ma anche geologo, una mente brillante che ha saputo spaziare dalla paleontologia all’archeologia, dall’agricoltura alla sismologia, dalla geografia all’igiene. A lui si devono la scoperta dell’anfiteatro romano di Lecce ed il ripristino del portale della chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo, così come la fondazione dell’Osservatorio meteorologico e l’allestimento della Rete termo-pluviometrica salentina.

In questo che è l’anno in cui ricorre il centenario della sua morte, avvenuta il 22 dicembre 1922, arriva una proposta di legge per dedicare a questo gigante della cultura salentina un progetto di valorizzazione di ampio respiro. A presentarla il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia Domani e presidente del Mrs, secondo il quale la visione di De Giorgi del territorio salentino era “ampia e plurale” e teneva conto delle “sue tre anime”, cioè Lecce, Brindisi e Taranto, che allora costituivano un’unica provincia, approccio poi “tradito dalla storia più recente”.

La proposta di legge è stata già sottoscritta dal presidente Michele Emiliano, dal presidente della Commissione Cultura Donato Metallo, dal vicepresidente del Consiglio regionale Cristian Casili, dal consigliere Gianfranco De Blasi.

Vuole assegnare alla Regione il compito di promuovere e sostenere progetti da realizzare in collaborazione con le scuole salentine, l’Università, enti locali, associazioni, fondazioni, anche attraverso l’assegnazione di contributi ai vari soggetti in campo, pubblici o privati. “L’obiettivo – spiega Pagliaro, che chiederà anche ad altri consiglieri di condividere la proposta – è fornire ai giovani un’appropriata conoscenza delle opere di Cosimo De Giorgi e rilanciarne il valore. La Regione avrà il ruolo di regista e promotore di progetti di ricerca specifici, anche attraverso un concorso d’idee per la realizzazione di progetti audiovisivi”.

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