LECCE – Dad o non dad, un vero dilemma che sindaci e dirigenti scolastici – in questa quarta ondata – si ritrovano a fronteggiare da soli, dacché la Regione ha spiegato di ritrovarsi con le mani legate. Decreto vigente alla mano, “le deroghe alle disposizioni nazionali (come il ritorno tra i banchi in presenza nel caso specifico) – ha rimarcato il Governatore Emiliano – sono consentite soltanto alle regioni in zona rossa. E non è il nostro caso“.
E così si allunga la lista dei Comuni della provincia di Lecce in cui i sindaci hanno scelto in autonomia di posticipare il suono della campanella di qualche giorno, disponendo lezioni da remoto. Succede a Copertino, Otranto, Soleto, San Donato, Lequile, Carmiano e Lizzanello.
Sul ritorno in presenza non tardano ad arrivare le manifestarsi doleances sindacali. Cisl Scuola lamenta, punto per punto, le “troppe incongruenze da dover fronteggiare – spiega – prima tra tutte: il controllo del green passa a scuola, senza che sussista una norma di obbligo avvicanale. Un vero e proprio paradosso chiosa“.
E poi ancora: “la distanza interpersonale di due metri, la dotazione di mascherine FFP2 al momento non garantita come invece annunciato, il piano trasporti sparito nel nulla, le mancate garanzie – conclude il sindacato – su tracciamento e screening da garantire in maniera continuativa e su una campagna vaccinale che dovrebbe fornire risposte immediate e concrete dal punto di vista quantitativo”.
A partire da questo lunedì – lo ricordiamo – scatta inoltre l’obbligo di Green pass rafforzato a bordo dei mezzi di trasporto pubblico e di indossare una mascherina Ffp2. Chi è sprovvisto della certificazione, dovrebbe dunque restare a terra.
Il condizionale però è d’obbligo, considerato che con ogni probabilità i controlli saranno effettuati a campione. Postazioni di monitoraggio fisse richiederebbero unità di Forze dell’ordine e personale delle aziende di trasporto impegnati esclusivamente su questo fronte. Uno sforzo non indifferente.
Per tornare al capitolo scuola, dunque, le aziende che si occupano del servizio di trasporto degli studenti dovranno controllare migliaia di persone, affiancate dalle forze dell’ordine. Le corse insufficienti e il rischio sovraffollamento restano poi le criticità, ormai croniche, che pure che potrebbero concedere il bis.
E.Fio
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