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Lupiae, il tavolo in Prefettura prende tempo e infuria la protesta

LECCE – “Venduti”. É l’accusa dura mossa dai lavoratori della Lupiae Servizi alle organizzazioni sindacali presenti al tavolo interistituzionale che in mattinata si è tenuto in Prefettura alla presenza di vertici della partecipata e sindaco. Al margine dell’incontro i sindacalisti annunciano che il tavolo si aggiornerà la prossima settimana (mercoledì o giovedì), rimarcano come il nodo proroga delle convenzioni resti ancora da sciogliere e riferiscono una delle ipotesi attualmente in auge: la necessità di convertire il contratto dei dipendenti in multi-servizi, con coseguente riduzione dello stipendio.

Ed è dopo aver ascoltato queste parole che la protesta improvvisamente infuria (puoi rivedere la nostra diretta fb cliccando QUI): i lavoratori alzano la voce, si sentono presi in giro da chi, a quel tavolo, avrebbe dovuto battagliare per loro. Si corre all’improvviso alle porte di Palazzo Carafa, i sindacalisti non ci sono, salvo uno. La volontà è quella di protestare ad oltranza fino a quando una delegazione non sarà ricevuta dal primo cittadino. E così è stato. In tarda mattinata tre di loro sono stati ricevuti dal sindaco Salvemini: “Non vi prenderò mai in giro -ha ribadito lui- anche quando la verità sarà difficile da digerire. Sarà certamente necessario, da parte di tutti, fare dei sacrifici. Con uno sforzo collettivo, però, la società si può mantenere in vita. Quando si entrerà nel merito della questione, le tabelle di comparazione tra vecchi e nuovi stipendi saranno pubbliche. Ribadisco la volontà, prioritaria, di garantire l’efficenza dei servizi in città e approdare ad una soluzione condivisa”.

Al termine del tavolo la presidente della Lupiae, Tatiana Turi, e il sindaco avevano appunto ribadito questo: la trattativa è in corso sí, ma la strada da percorrere è in salita, al netto di qualunque buon proposito. “Il tavolo si aggiornerà la prossima settimana -ha detto la Turi- salvaguarderemo i livelli occupazionali e individueremo la migliore soluzione possibile”. “E’ evidente che il passaggio al contratto multi-servizi sarà necessario -ha detto il sindaco- in merito alla proroga convenzioni, è mio dovere procedere con gli opportuni approfondimenti e lo sto facendo”.

Mentre tutti erano seduti intorno ad uno stesso tavolo in Prefettura, tra i lavoratori è spuntato l’ex sindaco nonché attuale consigliere del Centrodestra Paolo Perrone. A loro, radunati in sit-in in Via XXV Luglio, ha ribadito che “la soluzione c’è anche se il sindaco Salvemini si rifiuta di vederla, la proroga delle convenzioni a mio avviso è tecnicamente fattibile”.

A questo Salvemini ha replicato all’uscita: “le convinzioni di Perrone, ad oggi, non hanno conferma. Ma è mio dovere approfondire con la Banca per comprendere se quello che ad oggi è soltanto un auspicio, non possa tramutarsi in realtà”.

E.Fio

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