CASTIGLIONE D’OTRANTO – Quest’anno, il rito della semina è dedicato ad Antonio Linciano, docente di Taranto e attivista di Casa delle Agriculture scomparso un anno fa. È per lui la semina collettiva che porta con sé una novità importante: salgono infatti a 45 gli ettari di terra sottratti all’abbandono per essere coltivati a cereali antichi con metodi naturali. Ciò è possibile grazie ai patti di filiera locale ideati da Casa delle Agriculture e che sono stati ora firmati pubblicamente in occasione di “Chi semina utopia raccoglie realtà”, grande festa rurale giunta alla sua ottava edizione e che si tiene presso il Vivaio dell’inclusione “Luigi Russo”, a Castiglione d’Otranto, frazione di Andrano.
Un’intera giornata dedicata ai semi, ai cereali e al pane, direttamente sui campi e di fronte al forno di comunità. Grandi e piccoli, anziani e bambini seminano insieme e si tramandano l’arte della terra. 
L’evento si è aperto sabato pomeriggio con il laboratorio per bambini “Il meraviglioso mondo dei semi”; stamattina si è tenuta “Usi e storie di semole e farine”, una lezione sulle differenze tra i diversi tipi di farine da cereali antichi, con i mugnai del Mulino di Comunità; “Fare il pane è un’arte” è invece il laboratorio di panificazione a cura di Auser Ponte Andrano-Castiglione. 
L’evento è a cura di associazione e cooperativa Casa delle Agriculture, Auser Ponte Andrano-Castiglione, PresentèFuturo di Spongano, Associazione Marina Serra di Tricase, Parco Otranto-Leuca, con il patrocinio dell’Unione dei Comuni Andrano Spongano Diso. Rientra nel festival “Strade Volontarie- Ci vuole un noi” organizzato dal Csv Brindisi-Lecce.
