BRINDISI – A partire dal primo del mese la Capitaneria di Porto di Brindisi ha messo in atto un’intensa attività di controllo sulla filiera della pesca, con particolare attenzione al rispetto delle norme tecniche. Sotto la lente locali commerciali addetti alla vendita di prodotti ittici e i pescherecci che sbarcano nel porto di Brindisi. L’attività è culmitata in sazioni comminate a tre Motopesca e nel sequestro di un quintale di pesce ad una nota pescheria del posto.
Più nel dettaglio i Motopesca avevano tirato su un’ingente quantità di merluzzo, ben al di sotto la taglia minima consentita (20 centimetri). L’intero prodotto sottoposto a sequestro amministrativo, risultato idoneo al consumo, è stato donato in beneficenza alla Caritas di Brindisi.
Durante i controlli, si diceva, è stata anche sanzionata una nota pescheria di Brindisi e il titolare di un automezzo frigo che trasportava prodotto ittico: in entrambi è stato trovato un consistente quantitativo di pesce e frutti di mare (un quintale in tutto) privi di qualsiasi documento che ne attestasse la provenienza e quindi la tracciabilità. Anche in questo caso sono scattate due sanzioni.