LECCE- Il Comune di Lecce sta provvedendo in questi giorni a comunicare la concessione della proroga al 2033 ai 18 lidi protagonisti del braccio di ferro sulle concessioni demaniali. Una proroga “precaria”, però, perchĂ© “condizionata all’esito del Consiglio di Stato”.
I provvedimenti sono atti dovuti, in virtĂą dell’applicazione della sentenza del Tar di Lecce. Com’è noto, infatti, quella decisione è stata appellata al Consiglio di Stato, che non ha concesso la sospensiva e dunque la sentenza di primo grado resta immediatamente esecutiva. La questione, di rilevanza nazionale, sarĂ discussa ad ottobre nell’assemblea plenaria del Consiglio di Stato, che dovrĂ dirimere un punto: a chi spetta disapplicare la legge del 2018 che ha prolungato le concessioni fino al 2033 ma è stata ritenuta piĂą volte illegittima. Per il Tar leccese, non può essere un dirigente comunale. Di conseguenza, Palazzo Carafa al momento non può fare altrimenti: la proroga viene concessa per altri 12 anni – e non per tre come avrebbe voluto il Comune – a chi ne ha fatto richiesta (tutti i lidi tranne cinque) in vista della scadenza delle concessioni al 31 dicembre 2020.
“Peccato che per i Balneari si è perso tanto tempo, numerose opportunità su bandi regionali e nazionali, ma soprattutto sono state sperperate ingenti risorse economiche dei Cittadini Leccesi per ostacolare opportunità di lavoro”, commenta Mauro Della Valle, presidente della Federazione Imprese Demaniali Salento & Puglia.