Attualità

Vaccini in azienda: c’è l’accordo

PUGLIA – Nelle scorse ore è stato sottoscritto il protocollo regionale per le vaccinazioni in azienda: riguarda tutte le categorie produttive della Puglia in tutti i settori.

Presenti il Governatore Emiliano, l’assessore alla Sanità Lopalco, il direttore del Dipartimento Salute Vito Montanaro e il dirigente della Protezione Civile Lerario, insieme a tutte le associazioni territoriali aderenti.

“Ciascuna azienda o gruppi di aziende potranno, attraverso i loro medici competenti, attuare la vaccinazione dei propri dipendenti – ha spiegato Emiliano– L’obiettivo, in linea con gli indirizzi del Governo, è accelerare così l’immunizzazione di chi è esposto al rischio, lavorando in ambienti dove ci sono gruppi di persone e quindi assembramenti. Ovviamente – ha precisato – il sistema delle vaccinazioni aziendali potrà andare a regime solo nel momento in cui avremmo esaurito la vaccinazione di tutte le persone che, per età o per fragilità, sono in una situazione di particolare rischio di ospedalizzazione, quando cioè avremo sostanzialmente vaccinato tutti i fragili e la maggioranza di tutte le persone dai sessant’anni in poi”.

“Mettiamo in sicurezza tutte le fasce più fragili e poi iniziamo a vaccinare le fasce di età lavorative – ha aggiunto l’assessore Lopalco – Occorrerà uno sforzo organizzativo da parte di tutti, anche per definire insieme i dettagli, e cioè come distribuire il vaccino, quante dosi e con che ritmo. Dobbiamo capire prima di tutto quanti vaccini avremo nei prossimi mesi. Sarà un work in progress”.

Spetterà al Dipartimento Promozione della Salute predisporre il piano operativo, che prevede l’apertura di ulteriori sedi vaccinali e la facilitazione dell’accesso per i cittadini che lavorano.

Per quanto riguarda i costi per la realizzazione e la gestione dei piani aziendali, compresi i costi per la somministrazione, questi sono interamente a carico del datore di lavoro, mentre la fornitura dei vaccini, dei dispositivi per la somministrazione (siringhe/aghi) e la messa a disposizione degli strumenti necessari è a carico dei Servizi Sanitari Regionali territorialmente competenti.

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