BARI – Quaranta nuovi ricoverati in terapia intensiva nelle ultime 24 ore. Il nuovo report consegna ancora un triste primato per la Puglia. E non si allenta la morsa sui ricoveri, tant’è che la Puglia registra ancora valori molto oltre la soglia critica.
Secondo i dati Agenas, mentre in Italia il dato complessivo dei ricoverati in terapia intensiva è sceso sotto la soglia critica del 30%, la Puglia è ancora al 39%, valore calato di un solo punto percentuale. Tradotto significa che sono occupati 231 posti dei circa 590 complessivi. Molto alto ancora anche il tasso di occupazione dei posti letto di area medica (pneumologia e malattie infettive), pari al 46%. Mentre nel resto d’Italia è sceso al 32%.
Dati ancora critici e che hanno portato la Puglia ad essere ad oggi ancora in zona arancione. Ma che la pressione sugli ospedali sia ancora importante lo si capisce anche dal fatto che dalla Regione non è ancora stata impartita alcuna direttiva sulla ripresa dei ricoveri ordinari. Lo scorso 17 marzo, infatti, il Dipartimento Salute impartì a tutte le Asl il blocco dei ricoveri ordinari. Il termine fu fissato al 6 aprile ma oltre 20 giorni dopo la situazione è, e resta, tale.
Con ogni probabilità bisognerà attendere che il tasso di occupazione delle terapie intensive in particolare cali al 30% o vicino al 30% che non è solo la soglia individuata dal Ministero per reputare un rischio moderato ma è anche il campanello d’allarme per non compromettere l’equilibrio tra covid, urgenze e assistenza negli interventi programmati.