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Colombo: “Se qualcuno deve batterci, deve farlo perché è migliore”

Colombo

FRANCAVILLA FONTANA – “Devo dire che la sconfitta di Bisceglie non è piaciuta non solo a me, ma nemmeno ai tifosi, alla società, al presidente, al vice presidente. Perché è stata una sconfitta senza combattere e questo ci ha dato fastidio. Per cui mi aspetto risposte, risposte che devo dare anche io: bisogna reagire, al di là degli obiettivi. La professionalità da mettere in campo è l’arma migliore da mettere in campo. Orgoglio, determinazione e professionalità: questi tre elementi devono far parte di ogni calciatore e di ogni componente dello staff. Abbiamo raggiunto la salvezza ma ora abbiamo altri obiettivi, a livello personale. Non siamo in vacanza. Non è corretto anche per il campionato, dobbiamo dare il massimo: se qualcuno deve batterci, deve farlo perché è migliore, non perché noi non siamo in campo”: così Alberto Colombo nel presentare la gara con la Viterbese in cui vuole vedere una pronta reazione dei suoi, dopo il k.o. nel derby con il Bisceglie. A due gare dalla fine della stagione, la sua squadra è salva e con poco da chiedere al campionato, con i playoff quasi impossibili da raggiungere.

IN CAMPO “Ho alcune assenze, ma già nello scorso weekend Caporale era in panchina ad onor di firma, perché aveva avuto un problema fisico. Poi abbiamo la squalifica di Delvino, e l’infortunio di Giannotti. Ci sarà spazio per alcuni che hanno giocato meno”.

CAPITOLO MAIORINO“Dal punto di vista squisitamente tecnico non ha rivali in categoria. Gli abbiamo dato mezzora. Può giocare titolare? Non ha i 90’, è tutto probabile, vediamo se utilizzarlo dall’inizio o dargli maggior minutaggio durante la gara. Ha un 40’, circa. Errore? Dobbiamo solo reagire, dobbiamo far capire che quello che è successo a Bisceglie è stato soltanto un errore.”

ESSERE “LIGHT” – “Quando giochi più allegro, con meno stimoli, dovresti giocare meglio, con più semplicità. È spontanea anche la giocata in più. Gli altri hanno stimoli maggiori, ma noi dobbiamo essere leggeri, senza pressioni. Può essere un vantaggio. Se manca la prestazione, io da allenatore mi sento responsabile: pretendo, dalla mia squadra, che ci sia un atteggiamento di livello per questa categoria. Poi si può vincere o si può perdere”

IL DESIDERIO“Il mio obiettivo è far sì che la società venga e mi dica: sono contento, cosa facciamo per il futuro? Vale per me, ma anche per chi è in scadenza, per tutti, per chi ha un contratto…Se ti accontenti, è finita. I campioni trovano stimoli anche dopo aver vinto coppe su coppe, noi dobbiamo avere gli stimoli allo stesso modo. Dobbiamo guadagnarci il futuro, ma il futuro si conquista nel presente”.

LA VITERBESE – “Hanno cambiato allenatore, questa è una complicanza ulteriore, perché lo studio dell’allenatore è un vantaggio ed è fondamentale. Questo è stato un problema fino a un certo punto, poi sappiamo che questa squadra ha sempre affrontato tutto. Il senso di smarrimento può esserci ma deve durare il meno possibile”.

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