ROMA – Prosegue la preparazione del Lecce nel ritiro di Roma in vista della trasferta di sabato pomeriggio sul campo del Frosinone. Nel Centro Sportivo dell’Acqua Acetosa, raggiunto subito dopo il vittorioso blitz di Venezia, mister Eugenio Corini ha diretto una seduta pomeridiana dove non sono mancati gli intoppi.
Nella seduta del giovedì, infatti, Coda, Calderoni e Bjorkengren hanno seguito un programma personalizzato, mentre Monterisi, Paganini e Zuta si sono allenati regolarmente. Nella rifinitura in programma venerdì mattina verranno sciolti gli ultimi dubbi sugli uomini a disposizione per la trasferta in terra di Ciociaria, dove si giocherà sabato alle ore 14 agli ordini dell’arbitro Federico Dionisi di L’Aquila.
Contro i canarini di Alessandro Nesta, mister Corini potrà tornare a contare su Biagio Meccariello che rientrerà dalla squalifica, ma dovrà fare a meno di una pedina essenziale in questa fase del campionato, quella di Morten Hjulmand. Il talentuoso danese è stato squalificato per un turno dal Giudice Sportivo ed è già proiettato agli impegni della sua Nazionale under 21.
Il suo posto tornerà ad essere occupato da Panagiotis Tachtsidis che potrà rendersi utile dopo quattro gare ammirate dalla panchina. Un’occasione per lui per riscattare una stagione di certo non semplice dal punto di vista personale, caratterizzata da mal di pancia e acciacchi muscolari.
Il suo campionato non è iniziato sotto una buona stella, segnato principalmente dalle voci di mercato che lo volevano improvvisamente lontano dal Salento nonostante la fiducia di Direttore Sportivo ed allenatore. Messi da parte i malumori, la prima parte di stagione lo ha rivisto protagonista fino all’arrivo a gennaio di Hjulmand che lo ha scavalcato nelle gerarchie.
Venti, fino ad oggi, le presenze dal regista greco in questo campionato, con anche una rete messa a segno nella goleada contro la Reggiana nel girone d’andata. Contro il Frosinone scoccherà nuovamente la sua ora nel cuore dello scacchiere giallorosso: per il rush finale serve anche la sua qualità.
G. Serafino
