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Pronti i controlli anti-stazionamento: multa per chi sosta in strada con gli amici

LECCE – La nuova ordinanza regionale, firmata dal Presidente Emiliano nelle scorse ore, dispone su tutto il territorio pugliese il divieto di stazionamento all’aperto. E i sindaci si mettono subito in moto per rafforzare i controlli anti-assembramento statico nelle piazze (qualora non decidano di chiuderle), le strade, i lungomare e i belvedere. Il divieto di stazionamento è valido anche nei pressi di tutti gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, per buona pace di genitori e nonni che spesso erano soliti attendere tutti insieme, all’ingresso della scuola, l’uscita degli studenti.

La multa prevista, per il mancato rispetto dei nuovi divieti, va dai 400 ai 1000 euro.

Dunque: vietato arrestare la marcia e sostare, a meno che non ci si trovi da soli o in compagnia dei propri conviventi o per soddisfare esigenze primarie (ad esempio mettersi in fila per fare la spesa o entrare in farmacia).

A Lecce il sindaco annuncia per il weekend servizi interforze d’intesa con la Questura, soprattutto nelle zone maggiormente sensibili, invitando contestualmente i leccesi a rispettare i divieti e i salentini che raggiungono periodicamente la città a farlo solo per ragioni di lavoro, salute e necessità. Del resto ai primi cittadini, che non possono decidere di blindare le città, non resta che lanciare appelli al buon senso: la zona gialla, lo ricordiamo, consente gli spostamenti da un Comune all’altro, che dunque non sono multabili. Il tema, infatti, non è la leggittimità dello spostamento, ma l’inopportunità laddove non sia necessario, considerato il quadro epidemiologico tutt’altro che rassicurante.

I primi cittadini, secondo l’ordinanza, possono disporre la chiusura al pubblico di strade o piazze nei centri urbani, per tutta la giornata o in determinate fasce orarie, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private. I sindaci possono anche adottare ulteriori misure, più restrittive, sempre nell’ambito del territorio comunale di riferimento. Lo ha fatto, ad esempio, il sindaco di Gallipoli, che ha chiuso le scuole fino al 20 marzo, limitando ancor prima gli accessi al cimitero, vietando le visite ai funerali e vietando lo stazionamento nelle piazze e nei luoghi di aggregazione già dal 5 marzo scorso.

E.F.

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