TRICASE-Carenze strutturali, spazi limitati, ma anche scarsa sicurezza o alimenti in cattivo stato di conservazione. Questi i risultati delle ispezioni eseguite in tutto il territorio nazionale negli ultimi giorni dai carabinieri del Nas nei bar e punti ristoro all’interno degli ospedali e che ne hanno determinato, in alcuni casi, la chiusura. 382 quelli controllati, 132 quelli nei quali sono state riscontrate carenze igienico sanitarie, il 35% circa. In alcuni casi le strutture sono state chiuse. Tra queste il bar dell’ospedale Panico di Tricase. Dopo la verifica dei carabinieri il dipartimento di prevenzione dell’ASL di Lecce ha disposto la sospensione dell’attivitĂ del bar. Qui sono state riscontrate carenze igienico-strutturali e l’attivazione di un deposito alimenti abusivo.
Sanzioni anche negli ospedali di Gallipoli e Copertino. Nella vasta operazione ci sono state denunce e sanzioni amministrative: 10 i titolari di bar denunciati per detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione e per violazioni della disciplina sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, sanzioni per altri 128 e multe per 125 mila euro.
In alcuni casi i carabinieri hanno trovato alimenti scaduti, invasi da muffe, sporcizia pregressa e servizi igienici con rubinetteria e sanitari ossidati e con presenza di stratificazione di calcare. In 17 episodi è stata rilevata la mancata attuazione delle norme anti covid, come l’apposizione di cartelli indicativi del numero massimo di avventori ammessi nei bar e delle norme di comportamento degli utenti, assenza di gel disinfettanti, mancata esecuzione della pulizia e sanificazione dei locali.