Attualità

Nel giorno dell’incertezza, aule quasi vuote

SALENTO- I casi di contagio nelle scuole ci sono e la variante inglese fa paura. Emiliano continua, anche con la nuova ordinanza, a sottolineare quanto mandare i figli a scuola sia rischioso. Ma di fronte allo stop del Tar è stato necessario un cambiamento: rientro negli istituti del primo ciclo, scuole elementari e medie, di tutti gli alunni, ma previa comunicazione delle famiglie; rientro per le scuole superiori al 50%.

Il giro vorticoso di notizie contrastanti ha portato a disorientare un po’ tutti: genitori , presidi e professori. Ecco perché, in questa giornata ponte, molte scuole sono rimaste vuote. I dirigenti scolastici non hanno potuto far altro che riaprire i termini per la presentazione, da parte delle famiglie, dell’autocertificazione con la quale si mettono, nero su bianco, i comprovati motivi d’urgenza per i quali i figli devono rientrare a scuola.

Una comunicazione alla quale però non dovrà seguire un’autorizzazione. È questa una delle novità dell’ordinanza. Il dirigente dell’Istituto Comprensivo Galateo di Lecce Raffaele Lattante non ha registrato molte richieste da parte dei genitori che, evidentemente, preferiscono tenere i figli a casa. A scuola, in mattinata, neanche il 10 % di tutti gli studenti, ed è molto probabile che sarà così anche domani.

“Dai dati che abbiamo raccolto sino ad ora sappiamo che molte famiglie sceglieranno la didattica a distanza- spiega la dirigente della scuola secondaria di primo grado Ascanio Grandi di Lecce Maria Rosaria Manca- ci sembra la soluzione più adeguata, dal momento che la nostra scuola è in sofferenza: una classe è in quarantena e 10 docenti che hanno avuto contatti con uno studente positivo sono in attesa di tampone”.

Nelle scuole superiori invece rimane il limite della presenza di studenti in classe al 50 %. Anche in questo caso i genitori sono obbligati a comunicare le loro scelte. Domani si avrà un quadro completo delle decisioni fatte dalle famiglie, ma il trend non sembra cambiare. Come nella maggior parte degli istituti superiori di Lecce e provincia, le aule rimarranno semivuote. Le richieste che sono arrivate a scuola, dicono ad esempio i docenti dell’istituto superiore Cezzi De castro Moro di Maglie, sono davvero poche.

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