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Lecce: archiviare orrori ed errori, martedì visita alla capolista

LECCE (di M.Cassone) – Non c’è tempo per pensare a quello che poteva essere e non è stato, bisogna subito archiviare la gara col Frosinone e proiettarsi all’impegno di martedì sera di Salerno, con la grinta e la cattiveria giusta di chi è consapevole che alla propria classifica mancano dei punti a causa di arbitraggi imprecisi scivolati negli orrori della mediocrità.

Il festival dei dubbi sulle decisioni del sig. Ghersini di Genova inizia dopo 15 minuti quando in corsa Adjapong e Parzyszek forse si ostacolano e il polacco va giù ricevendo in dono un penalty abbastanza generoso che realizza e sblocca la gara.

La partita viene raddrizzata dallo stesso Adjapong al 44° con un gran gol: stop e tiro in caduta per il pari. Nel secondo tempo, al 60°, Mancosu beffa Bardi, rubandogli il pallone, e porta in vantaggio i giallorossi.

Al minuto 81 il protagonista è ancora l’arbitro, episodio simile a quello iniziale punito col rigore: contatto, in corsa, tra Szyminski e Calderoni ma questa volta, a parti inverse, tra l’incredulità e le proteste del Lecce, Ghersini dice di no.

I minuti passano e la vittoria sembra acquisita ma quasi al 90° arriva l’errore che più ha fatto arrabbiare i salentini: Novakovich si ritrova la sfera tra i piedi e batte Gabriel, fissando il risultato sul 2 a 2, la sua posizione appare molto dubbia ad occhio nudo, le immagini poi confermano. L’attaccante statunitense era in fuorigioco.

Questo però non significa non evidenziare anche il modo errato di difendere della linea giallorossa.

Tanto rammarico dunque per il Lecce che un po’ per gli errori propri, oltre che per la direzione di gara completamente in bambola, si deve accontentare di un punto.

L’arbitro ligure è incappato in una giornata sfortunata eppure è uno dei fischietti più esperti della categoria.

Ciò nonostante la squadra di Corini è a ridosso della vetta a soli tre punti dalla capolista Salernitana che affronterà martedì sera alle 21:00.

I giallorossi scendono subito in campo per il lavoro di scarico e per iniziare ad inquadrare nel mirino la capolista che arriverà alla sfida arrabbiata dopo lo scivolone in casa del Brescia per 3 a 1.

Da valutare le condizioni di Lucioni e Dermaku che hanno abbandonato il campo rispettivamente per un risentimento al ginocchio destro ed un affaticamento muscolare. Riusciranno a stringere i denti per l’Arechi? Questo è un punto di domanda che potrà avere risposta solo nelle ultime ore, prima della gara: il tempo per allenarsi e recuperare è poco ed è impossibile fare previsioni.

Dunque palla al centro, si ricomincia già: questo campionato gira velocemente ed inciampano tutte, la classifica è corta e la squadra di Corini è sempre lì, in corsa, a solleticare la vetta e per spiccare il volo basterebbe un episodio e un po’ di accortezza in più in fase difensiva dove purtroppo, al netto di tutti gli errori arbitrali, si continua a subire troppo.

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