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Ritorno a scuola, Pagliaro scrive all’assessore: per il 7 gennaio organizzate i trasporti

SALENTO- Scuola superiore in presenza almeno per il 75 per cento della popolazione studentesca a partire dal 7 gennaio prossimo. Questo prevede il nuovo Dpcm che punta, gradualmente e compatibilmente con il trend dei contagi, ad un ritorno alla normalità prudente e cadenzato. Il nodo trasporti, però, in tutta la Puglia resta ancora da sciogliere. I bus pollaio, in piena pandemia e già oggetto di polemica e malcontento, non possono concedere il bis. Ad intervenire su questo fronte è oggi il consigliere regionale nonchè capogruppo de La Puglia Domani, Paolo Pagliaro.

Bisogna risolvere le criticità del Trasporto Pubblico Regionale – dice – prima che, per gli Istituti Superiori di Secondo Grado, venga riattivata la didattica in presenza. Per non ricadere negli stessi pasticci di settembre, è necessario preparare ed adeguare la rete del trasporto pubblico regionale, principale veicolo di diffusione del contagio tra gli studenti. Dal nuovo assessore ai Trasporti, Anita Maurodinoia, appena insediatasi -continua- ci aspettiamo un vero e proprio Piano per il Trasporto Pubblico Scolastico, potenziato per evitare una nuova ondata virale, oltre ad una ennesima chiusura delle scuole. Serve programmare adesso, prima delle festività natalizie, per sfruttare al meglio il mese di tempo concesso dall’ultimo decreto del Presidente del Consiglio. È necessario partire, per questo, dall’ascolto degli Istituti scolastici presenti sul territorio regionale e delle loro esigenze: sulla base di questo, poi, sarà opportuno avviare un coordinamento interistituzionale per garantire l’applicazione di tutte le norme anti-contagio per i mezzi di trasporto che, da gennaio, torneranno a essere utilizzati da migliaia di studenti pendolari della regione. È bene che l’assessore Maurodinoia, insieme al Presidente Emiliano e agli assessori Lopalco e Leo si muovano senza indugi – conclude Pagliaro – senza attendere un eventuale protocollo nazionale che rischierebbe solo di parificare situazioni territoriali diverse tra loro. Il fattore tempo, questa volta, non può essere ignorato.

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