LECCE- “Investendo in questa attività, credevo di aver lasciato in consegna ai miei figli una buona base su cui costruire il futuro. Adesso ho l’impressione, invece, di averli messi in un guaio“. Luigi è un padre di famiglia, uno di quelli che per spianare la strada ai propri figli ha investito tutto quello che aveva per consentirgli di avviare un’attività -nello specifico una rosticceria- in piazzetta Santa Chiara a Lecce. La foto che ha fatto il giro del web, di un centro leccese gremito di gente domenica sera, ha raggiunto anche lui. “Ho provato la sensazione del fallimento” racconta con le lacrime agli occhi. Accanto a lui uno dei due figli che, per il momento, quella saracinesca non la rialzerà neanche a pranzo.
Titolari, gestori e responsabili dei locali del centro costretti a chiudere alle 18 sono tutti dello stesso avviso: “Ci siamo sentiti fregare -dicono- eravamo un deterrente, facevamo rispettare le regole, consentivamo alla gente di dividersi in più zone, limitando al massimo qualunque rischio. Siamo stati trattati invece come l’unico vero problema.
L’auspicio è che questi scatti, che in poche ore hanno fatto il giro di tutta Italia, arrivino a chi ha puntato il dito, da subito, contro la movida -concludono- e allora ecco il risultato: prevedibile e già scritto”.
E.Fio