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In un diario l’odio di De Marco per le persone felici. Il suo alter-ego si chiama “Vendetta”

LECCE-Antonio De Marco scriveva un diario dove annotava i suoi pensieri. Un quaderno che ora è finito nelle mani della Procura. Dentro ci sono frasi inquietanti e deliranti. De Marco parla di istinti omicidi e scrive di provare una forte invidia per le persone felici e per tutti gli uomini che avevano successo con le donne. Pensieri messi per iscritto in pagine che ora sono al vaglio degli inquirenti.  Propositi violenti, volontà di far del male a chi aveva quindi una felicità dalla quale lui si sentiva lontano.

E’ stato il 21enne a far ritrovare il diario successivamente alla perquisizione della sua abitazione. Il quaderno è stato rinvenuto nell’abitazione di via Flaming tra gli altri appunti di studio insieme ad una sorta di scritto-racconto. Leggendolo si evincerebbe il motivo scatenante della furia omicida: l’ormai incontrollabile e ossessiva sensazione di solitudine e di assenza di amore, i ripetuti rifiuti da parte delle ragazze con le quali aveva provato a relazionarsi, una solitudine interiore  contro tutto e contro tutti. Una rabbia crescente quindi  contro tutti coloro che gli apparivano fortunati, brillanti e di successo con le ragazze.

Rabbia e pensieri  che si impossessavano di lui e che non riusciva più ad arginare.  E poi c’è il racconto. Il giovane qui si sarebbe trasformato in una sorta di “avatar” chiamato Vendetta, che si poneva come obiettivo la sofferenza e la morte degli altri. Daniele compare solo verso la fine di quello che si potrebbe definire come un agghiacciante diario di violenze interiori. E’ il primo obiettivo, ma solo perché il più facilmente raggiungibile dal momento che De Marco aveva le chiavi di casa. Di Eleonora invece nessun cenno, ma il racconto doveva essere ancora completato.

Il diario è quindi finito nelle mani degli avvocati Andrea Starace e Giovanni Bellisario che all’inizio della settimana lo hanno depositato. Sarà fondamentale per le indagini. E’ anche nelle mani dei consulenti della difesa per la quale un’approfondita analisi peritale appare ormai indispensabile.

Mariella Costantini

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