LECCE – (di Tonio De Giorgi) Chiuso il mercato il direttore dell’area tecnica Pantaleo Corvino presenta i nuovi giocatori del Lecce. Il primo della lista è Mariusz Stepinski arrivato dall’Hellas Verona. “Portare in Serie B un giocatore come Stepinski è un lusso per noi – afferma Corvino -, sono convinto che è venuto a dimostrare i suoi veri valori e la sua qualità. Mi sento veramente orgoglioso di averlo portato qui”.
BILANCIO – Corvino fa un bilancio dopo oltre un mese di campagna trasferimenti. “Ho detto che non avrei lesinato sforzi – continua -, il mio unico pensiero era dare il meglio. Mi sono spremuto come un’arancia e non mi accontento mai, ma in una sola sessione non potevo ottenere il massimo. In tutti reparti spero di aver dato qualcosa in più in tutti i reparti. Per la difesa ci sentiamo veramente soddisfatti e contenti e sono rimasti giocatori come Gabriel e Lucioni. In attacco è arrivato Stepinski: lui e Coda sono due giocatori di spessore e lotteranno per un posto. Avere due giocatori di qualità non deve essere un problema, ma un valore aggiunto. I portieri? Ogni squadra ne ha tre, noi pure”. Sul fronte partenze Corvino ha dovuto tener conto di chi voleva andare via. “Dove ci sono state le condizioni per accontentare chi voleva andare via, non ci siamo opposti – sostiene -, ma dove non ci sono state le condizioni per il trasferimento abbiamo interrotto i contatti: ci sono arrivate offerte che non tenevano conto del valore del giocatore oppure fuori tempo massimo che non ci consentivano di avere una adeguata alternativa”.
SETTORE GIOVANILE – Infine Corvino rimarca l’importanza per una società di investire nel settore giovanile. “Per tutti i rami di un’azienda ci devono essere investimenti – conclude -, il settore giovanile può creare risorse tecniche ed economiche, ma dobbiamo essere in grado di mettere nelle condizioni questo settore di poter operare. Purtroppo, quando sono andato via non c’erano le strutture e non ci sono ancora oggi. E poi punteremo molto sulla formazione di tecnici e preparatori”.
